Dopo l’inusuale pareggio nella partita di andata, si gioca al PalaDozza il ritorno fra Fortitudo Bologna e Virtus Roma per assegnare questo “scudetto” di A2 fra le due vincenti (e già promosse in Serie A) dei due rispettivi gironi in cui è divisa la categoria. Un evento anticipato al Primo Maggio, causa impegni di alcuni giocatori con le loro nazionali, e un po’ snobbato a livello di pubblico con la presenza di circa 2.500 persone, sicuramente e nettamente al di sotto degli standard stagionali.
Al momento dell’inno nazionale viene ricordato dai ragazzi di Monzuno Cic, tifoso biancoblu recentemente scomparso, al pari di Stefanone che viene invece ricordati dai suoi amici della Fossa.
Anche questa partita si rivela tirata come quella dell’andata e i tifosi presenti hanno dovuto attendere fino al primp tempo supplementare per vedere la loro compagine avere ragione dei capitolini, festeggiando poi l’affermazione con una pacifica invasione di campo dove si uniscono alla squadra per le foto di rito mentre viene alzata al cielo la coppa vinta. Assente invece il gruppo Unici che, con un comunicato uscito alcuni giorni prima, aveva già preannunciato la propria diserzione in questi due incontri, fra andata e ritorno, per un trofeo senza alcun valore.
Da Roma sopraggiungono circa un’ottantina di tifosi, quasi tutti ragazzini con addosso una maglietta azzurra mentre, a livello ultras, dopo l’autosospensione della Brigata a causa di varie diffide, non c’è alcun seguito degno di nota.
Luigi Bisio