Per chi come me pensava che l’estate più torrida avesse ormai sparato le sue ultime cartucce, la smentita arriva dal caldo infernale in quel di Galatina. In attesa di assaporare lo stesso metaforico clima nelle gare più sentite di campionato, mi concedo un viaggetto last minute per conciliare la mia passione per il tifo con quella per i treni, arrivando nella bella cittadina salentina con un treno datato ma proprio per questo ancora più affascinante. Un viaggio nel passato fra le strade di questo centro, tra cultura e tradizione, che si completa con la gara amichevole tra i biancostellati padroni di casa e il Brindisi neo-promosso in Serie C dopo l’entusiasmante rimonta della scorsa stagione ai danni della Cavese, poi sconfitta nello spareggio di Vibo Valentia.

Si gioca di giovedì alle 17.30, non mi aspettavo ovviamente nulla di eccezionale visto il carattere della gara e il periodo, ma noto subito il tangibile entusiasmo fra il pubblico di casa, che pur arrivando alla spicciolata allo stadio “Giuseppe Specchia”, ne affolla gli spalti in buon numero. I Galatinesi si posizionano dietro lo striscione omonimo e rimangono in silenzio per tutto il primo tempo. Poi, quando il caldo finalmente concede una piccola tregua, danno vita a una piacevole parentesi di tifo, un vero squarcio di vita nella noia complessiva di una partitella a ritmi ridotti nel rettangolo verde. Buoni i cori e le manate, accensione di qualche torcia, insomma, ci sono tutte le premesse per vederne delle belle appena il campionato di questa compagine e tifoseria storica entreranno nel vivo.

Da Brindisi nessuna presenza di tifo organizzato mentre in campo, per la cronaca, la gara si conclude con un pareggio per 1 a 1.

Catello Onina