Dopo oltre due mesi dall’ultima partita della scorsa stagione torno nuovamente a scattare per riprendere, come i calciatori ancora in fase di rodaggio, confidenza con il campo. Dunque per questa mia prima gara della stagione 2023-2024 scelgo di partire da un’amichevole, seppur di tutto rispetto viste le squadre che scenderanno in campo.

Inutile ammorbarvi sui soliti teatrini del nostro calcio legati alle iscrizioni, fra gli immancabili ricorsi e contro-ricorsi fino all’ultimo grado di giudizio, con gli inevitabili slittamenti di gare o campionati interi dalla serie B scendere fin sotto la serie D. Ovviamente nel solco della tradizione non mancano nemmeno le solite promesse dei vertici istituzionali che promettono questo sarà l’ultimo caso Lecco (che viene dopo il caso Parma, Catania o altri eventi limite) ma possiamo star pur certi che anche il prossimo anno bisognerà rimandare al prossimo anno tutte le presunte buone intenzioni e le vane rassicurazioni di sorta.

Tornando alla partita odierna anche la tifoseria Sambenedettese, come purtroppo accaduto spesso in questi ultimi anni, ha rischiato di rimanere senza squadra. La A.S. del presidente Renzi è stata infatti esclusa dalla serie D per inadempienze finanziarie, ci ha pensato allora Vittorio Messi, presidente del Porto d’Ascoli (quartiere di San Benedetto del Tronto) a riportare il calcio in Riviera dapprima cambiando denominazione in San Benedetto Calcio e subito dopo, in fretta e furia con una delibera presentata al presidente della FIGC Gravina che ha accettato il nuovo cambio, scegliendo la vecchia denominazione U.S. Sambenedettese. Se sia bastata la sola forza evocativa di un nome non è dato saperlo, ma fra appassionati e ultras in poco tempo sono stati sottoscritti più di mille abbonamenti che in serie D non sono assolutamente cosa da poco.

L’amichevole odierna dunque ha i suoi maggiori risvolti d’interesse non tanto sul rettangolo verde quanto sugli spalti del “Pietro Barbetti” di Gubbio. Per l’occasione vengono aperti solo due settori, la tribuna e quello riservato agli ospiti, con i botteghini aperti con un’ora e mezza di anticipo sul calcio d’inizio, sperando di poterli riempire al meglio. Quando metto piede in campo, noto diversi striscioni eugubini esposti in curva, probabilmente residui dell’ultima partita contro il Perugia, derby disputato una settimana fa per il ventisettesimo Memorial dedicato all’indimenticato Mario Mancini. Nella tribuna locale ci sono circa centocinquanta appassionati che seguiranno la partita in religioso silenzio, riscaldandosi solo nelle occasioni principali della sfida. Devo dedurre che gli ultras del Gubbio hanno deciso di non partecipare a quest’amichevole ma non conoscendone i motivi, lascio purtroppo un punto interrogativo in sospeso sulla questione.

Dalla parte opposta, nel settore ospiti, intravedo una decina di tifosi rigorosamente seduti ma dopo una decina di minuti, quando ormai stavo soccombendo allo sconforto, con mio grosso entusiasmo vedo arrivare una trentina di ultras rossoblù che prendono posto ed attaccano le pezze BANDARAIA e DIFFIDATI per poi intonare cori per la Sambenedettese, rigorosamente accompagnati da battimani. Premetto che la partita si è giocata alle 17 sotto un sole cocente e ad essere precisi, la tratta di strada San Benedetto del Tronto – Gubbio non è proprio una passeggiata, comunque gli ospiti tifano per buona parte della prima frazione, qualche pausa c’è nella parte centrale, ma si riprendono bene sul finale.

Nel secondo tempo gli ultras sambenedettesi cercano di essere più continui, tifando con una buona intensità corale, discreti battimani ed una buona dose di colore data dalle bandierine monocromatiche rosse e blu. Qualche pausa dovuta al caldo ma in questa ultima amichevole prima delle fatiche del campionato non ci si può proprio lamentare, calcolando orario, caldo persistente e la mancanza del confronto con l’altra tifoseria.

La partita finisce 1-1 con entrambi i gol siglati nella seconda parte di gara e con le emozioni ridotte al lumicino ma, nonostante ciò, a fine partita gli ultras marchigiani applaudono la squadra andata a salutarli sotto al settore, cercando di darle ulteriore carica in vista del campionato ma anche confortati per aver costretto al pareggio una squadra di categoria superiore.

Per il Gubbio ora testa al campionato, dove venerdì prossimo, sempre al “Barbetti” incontrerà il neopromosso Pineto, mentre per la Sambenedettese domenica prossima ci sarà il Primo Turno della Coppa Italia di serie D, quando tra le mura amiche affronterà la vincente del turno preliminare tra le neopromosse Atletico Ascoli e Forsempronese.

Marco Gasparri