Piombino è un paese della provincia di Livorno, trentamila anime che nel periodo estivo quasi raddoppiano, conosciuto per un polo industriale tra i più importanti del territorio, del resto se ti affacci al paese noti immediatamente uno sviluppo industriale e quello spirito molto working class. Piombino è uno di quei paesi ancora vivi, vissuti, molto attivi, non un semplice dormitorio da dove la gente parte per andare a lavorare e torna per l’ora di cena. Piombino, può sembrare scontato ma non lo è in tempi di sradicazione coatta per ragioni economiche, è abitata dai piombinesi, perciò la gente del luogo è fortemente attaccata alle tradizioni, al paese, al luogo dove è nata ed attualmente vive. Questo spirito lo ritrovi nello sport, nel calcio, dove la squadra milita in promozione ed in questa stagione ha raggiunto la salvezza. Al suo fianco il pubblico è di quelli numerosi per la categoria con un seguito ultras che si fa sentire e vedere.

Anche nel basket il palazzetto è ben frequentato, la squadra veleggia in zona play off ed il seguito è importante. Tra le mura amiche gli spettatori sono numerosi e parecchio vivaci ma anche in trasferta, o almeno in alcune di queste che ho avuto modo di vedere, il manipolo di tifosi è presente. In questo pomeriggio Piombino si stringe attorno alla squadra che affronta la prima della classe, partita difficile ma, come si dice in questi casi, non impossibile.

Da Livorno giungono quasi trecento persone, i biglietti sono andati esauriti ed il sold out è evidente in un palazzetto dalle dimensioni non certo gigantesche, ma commisurate al bacino di utenza che è quello di un paese di trentamila persone. Bello perciò il colpo d’occhio degli spalti, da un lato tifosi ed ultras livornesi che colorano lo spicchio con parecchie bandiere amaranto, dall’altro ci sono i colori gialloblù del Piombino.

Tanto per rimarcare l’attaccamento del paese alla squadra, c’è da segnalare ad inizio partita l’uso di due bandieroni coprisettore ma anche durante l’incontro non mancano momenti dove tutto il palazzetto incita la squadra di casa che tiene testa ad una rivale che sulla carta pareva più quotata. Se i padroni di casa non sfigurano di certo, per numeri ed attaccamento, anche gli ospiti fanno ampiamente il proprio dovere, come succede in questi casi. Nella parte alta del settore prendono posto i tifosi più tranquilli mentre in basso si posizionano gli ultras che, favoriti dalla conformazione del palazzetto, inscenano un bel tifo continuo e chiassoso.

Visti i buoni rapporti tra le due fazioni, gli unici cori di scherno sono rivolti ai comuni rivali piellini, per il resto ognuno tifa per la propria squadra, cercando di trascinarla alla vittoria. La partita è parecchio combattuta ed infiamma il pubblico presente. Gli ospiti nella prima fase sembrano prendere il largo ma i padroni di casa non mollano e chiudono i tempi regolamentari in perfetta parità. Anche l’over time stava finendo allo stesso modo se proprio sulla sirena, una bomba da tre non avesse infranto i sogni dei padroni di casa facendo letteralmente esplodere la gioia del pubblico livornese, che si riversa sul parquet per il classico abbraccio con i propri giocatori. Festa grande ed ultimi cori di rito, la Libertas supera pure l’ostacolo Piombino e conferma il proprio primato in classifica.

Valerio Poli