18-10-2017: Gubbio – Sambenedettese 1-3, Primo Turno Eliminatorio Coppa Italia Serie C. Gara Unica.

Si sa, la coppa Italia di serie C è una competizione che ha poco fascino e se una squadra riesce ad arrivare in finale e vincerla è spesso frutto più del caso. Anche sugli ultras si ripercuote tutto ciò, anzi fare trasferte in infrasettimanale, a dirla tutta, è una gran rottura, ma proprio per questo la composizione numerica e in alcuni casi la presenza stessa rivestono grandissima importanza in termini ultras. Proprio le trasferte più lontane, disagiate ed in infrasettimanale, tipo una semplice coppa Italia di serie C, rendono la trasferta unica nel suo genere e poter dire “io c’ero” equivale o addirittura è più importante della vittoria della squadra stessa.

Proprio per questo, quando ho saputo che si giocava GubbioSambenedettese, nonostante fosse di mercoledì in un orario scomodo come quello delle 18:30 non ci ho pensato due volte e sono partito alla volta della “Città dei matti”. Benché sveglio dalle cinque di mattina, una volta in macchina, il sonno e la stanchezza passano completamente, pensando alla partita che di lì a poco sarei andato a vedere, curioso soprattutto della presenza dei marchigiani che in queste trasferte sono sempre una sorpresa oltre che una garanzia.

Quando manca meno di mezz’ora al fischio d’inizio sono fuori al “Pietro Barbetti” di Gubbio, pronto per entrare e vedere le presenze da ambo le parti.

I padroni di casa prendono posto nel solito settore di curva, o meglio, di un pezzo di tribuna coperta. La “pezza” è quella da trasferta, dei GUBBIO SUPPORTERS e l’altra quella dell’immancabile SEZIONE CANTIANO. Inoltre c’è attaccato uno striscione di carta per il presidente del Gubbio che ultimamente ha avuto dei problemi personali.

Dalla parte ospite invece ci sono solo pochi tifosi, ma non me ne preoccupo visto che in queste sfide infrasettimanali, per questioni lavorative, spesso gli ultras arrivano a partita iniziata. Infatti i gruppi FUTILI MOTIVI, CAMPARI e BASTONATE e GIOVENTÙ, in una ventina circa, entrano pochi minuti prima del fischio d’inizio, mettendosi a centro curva. Pochi metri più in là c’è il drappo 12 FEBBRAIO 1989 della sezione di Porto d’Ascoli ed ex BALDI GIOVANI.

Ad inizio gara i locali, pur non essendo molti e con la gente che arriva a partita in corso, sventolano un bandierone e durante il primo tempo cantano solamente un coro.

Gli ospiti di contro non fanno nulla di più, in silenzio pure loro.

Dopo una decina di minuti ecco arrivare la sorpresa della serata: vedo sventolare un bandierone fuori le cancellate della curva e degli ultras entrare e posizionarsi ad un angolo della curva, esponendo lo striscione BANDARAIA, molto probabilmente componenti dello sciolto gruppo ULTRAS SAMB (ipotesi del sottoscritto). Appena entrati si fanno notare per lo sventolio di diverse bandiere rossoblù, per il bandierone e per lo stendardo “Disperazione gioia mia” anche se rimarranno in silenzio per il proseguo della gara. Alla mezzora abbondante espongono uno striscione diviso in tre parti, per sottolinearne il ritorno: “CON LA STESSA RAIA DI IERI… SIAMO TORNATI !” accompagnandolo con un coro per la libertà degli ultras e l’accensione di una torcia. Quasi a voler festeggiare questo ritorno, la squadra passa in vantaggio al trentaseiesimo ed il gruppo FUTILI MOTIVI accenderà una torcia, seguita subito dopo da un’altra torcia flash.

Per la cronaca sportiva, sul finire della prima frazione la Samb raddoppierà con Candellori lesto ad approfittare di una respinta del giovane portiere umbro Costa.

La ripresa è tutta un’altra musica su entrambe le sponde, infatti i sambenedettesi, benché divisi nella posizione in curva, canteranno gli stessi cori ed il tifo sarà superlativo, continuo e molto intenso coralmente. Nonostante il gol dei padroni di casa ad inizio secondo tempo molti sono i battimani ad accompagnare i cori. In più nella zona della BANDARAIA ci sarà un discreto sfoggio di colore dato dalle bandierine e dal bandierone che sventoleranno per buona parte di gara. Nella zona dei FUTILI MOTIVI invece il colore sarà dato dall’accensione di tre torce flash in momenti diversi della gara. A dieci minuti della fine Valente, quest’oggi autore di una doppietta, segnerà il gol del definitivo 1-3 consegnando di fatto la qualificazione alla squadra marchigiana e facendo esultare i propri sostenitori.

Passando agli eugubini, aprono questa seconda frazione esultando al gol dell’1-2 di Burzigotti che riaccende la speranza. Con l’evolvere della gara e vedendo gli ospiti cantare discretamente, capiscono che è ora di tirare fuori l’orgoglio e prendono a cantare molto decisamente, sventolando costantemente il bandierone. Molto belli ed interessanti alcuni battimani, calano un po’ nel finale quando i  marchigiani segnano il gol del definitivo 1-3 togliendo loro qualsiasi speranza di qualificazione.

Al fischio finale le rispettive squadre vanno sotto i propri sostenitori per ricevere applausi decisi sia dai vincenti che dagli sconfitti. Il sipario si chiude con il coro goliardico degli eugubini (Mister Pagliari paga il campari!) verso il loro allenatore, rendendogli meno indolore la sconfitta odierna. Alla fine è alla sua prima sconfitta ufficiale con il Gubbio, dopo essere subentrato a Cornacchini.

In sala stampa l’ottimo lavoro degli addetti ai lavori eugubini mi fornisce il dato totale degli spettatori presenti: 320 totali di cui 61 ospiti.

Me ne vado soddisfatto con l’ennesima garanzia offertami dagli ultras sambenedettesi e con un pensierino al prossimo turno di coppa, quando dovranno affrontare la Casertana nell’affascinante ma difficile trasferta in terra campana.

Marco Gasparri.