Derby d’Abruzzo al Tommaso Fattori de L’Aquila, denominato più precisamente “del Gran Sasso”, in cui si affrontano i rossoblù aquilani ed i diavoli biancorossi teramani. Indubbiamente non è il derby che si giocava lo scorso anno, quando entrambe le squadre lottavano per le zone alte della classifica, ma è pur sempre un derby.

In settimana la società aquilana indice la giornata rossoblu, per cui tutti gli abbonamenti non sono validi, anche se ai tifosi non è piaciuta molto questa mossa in un momento delicato sia per la squadra che per la società ed inoltre, sempre a sentir loro, la scelta non è delle più utili per far avvicinare la gente allo stadio. Sta di fatto che sabato, giorno della partita, si presentano poco meno di 1.500 spettatori allo stadio con quasi 400 tifosi teramani arrivati con due pullman, furgoni e macchine che prendono posto nel solito settore ospiti.

A livello coreografico, i teramani sventolano due bandieroni ed espongono uno striscione per commemorare un ragazzo che non c’è più ed inoltre accendono anche un paio di torce. Nella prima frazione il tifo è abbastanza continuo ed entrambe le fazioni cantano ed effettuano discreti battimani, sventolando sempre i due bandieroni che hanno. Da segnalare l’accensione di un paio di fumogeni blu da parte aquilana.

Nel secondo tempo, dopo una decina di minuti i locali passano in vantaggio ed è bella l’esultanza nella curva, con l’accensione di fumogeni sia rossi che blu, cosa che ripeteranno un altro paio di volte nella restante parte di gara. Il tifo è buono e continuo, diversi sono i battimani e le mani alzate così come i cori ostili che le parti si scambiano. Bandiere sempre al vento e grande esultanza sia per il raddoppio che al triplice fischio finale per questa importante vittoria in un derby comunque sentito.

Dalla parte opposta anche i biancorossi si fanno sentire, nonostante stiano perdendo. Molto belle le sbandierate e le due sciarpate che i teramani effettuano, una ad inizio seconda frazione e l’altra verso il finale di gara. Molto belli coreograficamente quando sventolano i bandieroni e le diverse bandiere biancorosse.

Dalle cronache locali apprenderò di contatti nel pre-gara fra tifosi sciolti, mentre dopo la partita le forze dell’ordine controlleranno bene il territorio, seppur ci sarà ugualmente qualche movimento in tal senso.

Da ricordare, non per ultimo, gli aquilani diffidati che seguono la partita lontano dai gradoni ma sempre in “zona” e lo striscione esposto fuori lo stadio per ricordare Gabriele Sandri, ad otto anni dalla sua scomparsa, e soprattutto chi lo ha ucciso.

Marco Gasparri.