Derby di recupero della venticinquesima giornata, che si gioca durante il turno di riposo della serie D, tra Gubbio e GualdoCasacastalda. Le due squadre possono considerarsi due nobili decadute: difatti il Gubbio è reduce da due retrocessioni avvenute in pochissimi anni, che l’hanno portato dai fasti della Serie B fino a finire in serie D, mentre il Gualdo 20 anni fa disputava un’importante spareggio play off in quel di Pescara, contro l’Avellino, per la promozione in Serie B. Dopo il fallimento e aver disputato vari campionati nelle categorie umbre, faticosamente è riuscito a risalire fino alla Serie D, dove nel 2013 ha optato per la fusione con un piccolo club di paese denominato Casacastalda, salito incredibilmente anch’esso in Serie D laddove disputava le sue gare interne proprio in quel di Gualdo Tadino.

Tornando a noi ed a questo sentito derby dell’Alta Umbria, oggi le due squadre si affrontano con umori diametralmente opposti: difatti se il Gubbio dovesse uscire vincente da questa gara aggancerebbe il Gavorrano al primo posto in classifica, mentre il GualdoCasacastalda è penultimo in classifica staccato di ben 6 punti dall’ultimo posto utile per i play out (sempre che il distacco non sia più alto di 8 punti dalla sest’ultima in graduatoria).

Arrivo circa un’ora prima nella graziosa città medievale di Gubbio e dirigendomi allo stadio, vedo uno striscione appeso all’esterno che invita gli eugubini ad andare allo stadio per incitare la propria squadra: “Serie C da riconquistare… tutti in curva a cantare!”.

Stadio non pieno ma comunque con discreta presenza di gente, come riportato dalle cronache locali sono 1.721 gli spettatori presenti, di cui 56 da Gualdo Tadino che arrivano a ridosso del calcio d’inizio.

Con l’entrata delle squadre in campo gli eugubini espongono uno striscione che ironizza sulla fusione tra le due entità ospiti, come se in campo ci fossero tre squadre: “CHE PALLE STI TRIANGOLARI”, per poi accendere subito dopo un paio di fumogeni (uno rosso ed uno blu), mentre in gradinata vengono alzati diversi cartoncini con la scritta “I-O” con un asino in mezzo (in merito, una scritta ironica campeggia pure in curva, su un pezzo di stoffa: “CIAO SOMARI”). I biancorossi gualdesi invece non fanno niente di particolare, non avendo neanche una bandiera con sé.

Nel primo tempo i rossoblu partono subito forte con cori potenti e discreti battimani, facendosi vedere anche con delle piccole sbandierate. Gli ospiti fanno cori secchi con qualche canto accompagnato da battimani e mani alzate, esponendo nel corso della prima frazione anche tre striscioni: il primo “SOLO PER GUALDO” posizionato sopra lo striscione del gruppo “ARMATA BIANCOROSSA”; il secondo viene posizionato in alto: “2013-2016 THIS IS THE END” (come a dire che il ciclo della fusione è terminato, visti pure i problemi societari); in ultimo viene esposto, sempre in basso, lo striscione “ULTIMI BALUARDI”.

Per i locali, poco dopo il ventesimo minuto, verrà effettuata una bella sciarpata con conseguente roteamento poi riproposta subito dopo. Al minuto 27 il Gualdocasacastalda passa in vantaggio, facendo esplodere di gioia il settore ospiti, ma i padroni di casa, nonostante il gol, continueranno a tifare linearmente con una discreta intensità.

Nel secondo tempo, subito dopo l’inizio delle ostilità, nella curva del Gubbio verrà esposto uno striscione per un ragazzo della curva, “FORZA DERREK”, riprenderanno poi a cantare forte, venendo premiati dalla propria squadra che dopo appena 8 minuti di gioco del secondo tempo riporterà il risultato in parità. Bella e molto prolungata l’ esultanza della curva che riprende a tifare con maggiore intensità, cercando di spingere la squadra a questa importante vittoria che permetterebbe di raggiungere la vetta della classifica.

I gualdesi cercano di tenere botta, seppur in minoranza, cantando con cori secchi e qualche battimani anche se delle pause inevitabilmente ci sono. Molti i cori contro che le due tifoserie si scambiano e da segnalare la presenza degli amici forlivesi con tanto di pezza appesa nella curva eugubina.

Quando la partita sembra ormai avviata verso un pareggio che non servirebbe a nessuno, Zuppardo al minuto 92 decide di cambiare le sorti di entrambe le squadre, segnando il gol del 2-1 e facendo letteralmente esplodere la curva locale. Triplice fischio ed esultanza prolungata per gli eugubini che esultano con tutta la squadra sotto al settore, salutando i rivali che stanno andando via con il coro “Salutate la capolista!”.

Marco Gasparri.