Al Romeo Menti di Castellamare di Stabia i padroni di casa affrontano la neopromossa Campobasso, scortata da oltre 200 tifosi. I molisani tornano ad assaporare i palcoscenici dei campionati professionistici dopo quasi vent’anni di assenza, un’attesa lunga che non ha però scalfito minimamente la passione per la squadra locale. Come e perché un club possa aver mantenuto un buon numero di sostenitori nonostante le continue delusioni, è forse spiegabile con la tradizione che i rossoblu possono vantare: il Campobasso, nell’immaginario popolare, è la squadra dei cinque campionati consecutivi in serie B, ma anche della storica vittoria ottenuta contro la Juventus di Trapattoni e dello sfortunato spareggio di Napoli. Ricordi forti che si tramandano di generazione in generazione e che sono serviti a mantenere sempre accesa la fiammella della passione.

Presenti nel settore ospiti lo storico striscione “Ultras” e “Nuova Famiglia Organizzata” (N.F.O.), manca all’appello invece il gruppo guida “Curva Nord Campobasso” che, a causa delle restrizioni imposte dopo la riapertura per ragioni sanitarie, ha preferito aspettare tempi migliori. Nonostante l’assenza di quest’ultimi il tifo offerto dalla tifoseria ospite sarà continuo, seppur forse meno efficace di quello che normalmente potrebbe essere il sostegno coordinato da chi “di professione” si occupa di farlo.

Sul fronte campano da segnalare il cambio di proprietà, con il passaggio di consegne delle quote societarie dalla famiglia Manniello al patron Langella avvenuta nel settembre 2020. Il nuovo presidente ha dovuto affrontare la prima stagione senza il supporto della tifoseria stabiese e quindi quest’anno si presenta ufficialmente ai propri nuovi tifosi. La curva sud della Juve Stabia, in controtendenza rispetto alle scelte operate da molti gruppi ultras del panorama nazionale, ha sin da subito deciso di non far mancare il proprio sostegno alla propria compagine. Decisione che ha pagato almeno in termini di lungimiranza, specie alla luce del cambio di direzione di molte realtà che, in corso d’opera, hanno poi deciso di ritornare sui propri passi. Presenti quasi 2 mila spettatori che hanno però assistito ad uno spettacolo noioso sul campo (scialbo 0-0), controbilanciato da quello offerto dal pubblico stabiese: il loro sostegno incessante, ritmato dal suono incessante del tamburo, ha confermato il potenziale dei padroni di casa.

Sul fronte dell’ordine pubblico nulla da segnalare.

Testo a cura della Redazione.
Foto di Salvatore Izzo