Salernitana-Vicenza per la tifoseria granata è per antonomasia la partita dalle forti emozioni: il ricordo va a quel Maggio del 1999 quando il gol di Vannucchi all’ultimo minuto, regalò il 2-1 alla Salernitana contro i veneti, alimentando la speranza di una salvezza difficile. Quel boato di gioia di un Arechi pieno fino all’orlo che una settimana dopo si tramuterà in un pianto e un dolore senza fine. La tragedia che va ben oltre gli orizzonti sportivi, basta la data per ricordarlo: 24 Maggio 1999. L’anno dopo sarà di nuovo un match vibrante ed elettrizzante, questa volta in Serie B: dallo svantaggio iniziale dei padroni di casa per 0-2 alla rimonta e al sorpasso che porta ancora la firma di Ighli Vannucchi.
Son cose che permangono nella memoria collettiva. Cose che rimangono come l’abitudine, tutta salernitana, di ridursi all’ultimo minuto per acquistare il biglietto, così anche in un infrasettimanale come quello di martedì 19, la fila davanti ai botteghini e poi successivamente ai tornelli diventa una costante.
Entro con qualche minuto di ritardo, ciò che mi si prospetta è un colpo d’occhio niente male: 14.000 spettatori. Il pubblico ha risposto di nuovo presente in maniera massiccia, facilitato dalle agevolazioni previste al botteghino, cosa che non può sminuire di certo un numero impressionante, se si pensa che si gioca di martedì sera, per un incontro valevole la salvezza che vede molto precaria la posizione in classifica dei padroni di casa rispetto alla compagine ospite.
Curva Sud gremita che si presenta con l’usuale ed unico striscione Prima di tutto la Salernitana e le varie bandiere dei gruppi a sventolare per tutto il settore. Gli ospiti sono una trentina e si posizionano dietro varie pezze nel lato Curva Nord Inferiore, tra queste son visibili quelle di Zona Mucchio e South Terraces Vicenza, sopra le quali sventolano due bandiere che riescono a dare movimento e colore al settore.
Il confronto tra le tifoserie, per ovvie ragioni numeriche, è impari. I padroni di casa, per tutto il primo tempo, riescono a canalizzare la tensione e la paura per la posta in palio, in un solito tifo ritmato che riesce a coinvolgere anche i Distinti. Qualche battimani lodevole si intravede nel settore occupato dai veneti.
Il secondo tempo riflette una lieve flessione in Curva Sud: nel primo quarto d’ora, una cappa di gelo sembra piombare sullo stadio, abbassando il ritmo del tifo, poi la Sud riesce a riprendersi di nuovo con picchi di intensità che ritornano a coinvolgere i Distinti, quando i granata si ritrovano in fase offensiva.
Tale intensità non si riflette parimenti in campo e così il risultato rimane inchiodato sullo 0-0, fino al triplice fischio che giunge al 94esimo. Assordanti i fischi che accompagnano la compagine di casa al serpentone che conduce negli spogliatoi, mentre gli ospiti concedono applausi ai propri calciatori che hanno conquistato un ottimo punto.
Questa partita aveva un comun denominatore, quello della salvezza: possibilità concreta per i Lanerossi, sempre più difficile per i padroni di casa. L’umore dei tifosi granata si colora delle stesse tinte plumbee del cielo: a meno di un miracolo da film con lieto fine, il futuro più prossimo non promette cambiamenti rosei.
Gian Luca Sapere.