Per l’ultimo fine settimana del mese di aprile ho in programma un’immersione nel tifo pugliese, avendo deciso di assistere a due incontri molto interessanti che vedono coinvolte tre squadre della regione nota come “porta d’Oriente”: Latina – Taranto il sabato, Bisceglie – Molfetta il giorno seguente.

La stagione regolare del campionato di C è ormai al suo atto finale: la Juve Stabia è promossa in B da quasi un mese, il Brindisi ha già salutato il professionismo, ma restano ancora da stabilire le griglie dei play-off e dei play-out, per cui le sfide di giornata, che si giocano in contemporanea (ore 18:30), sono tutte da seguire con attenzione anche per i risvolti, appunto, sportivi.

Il capoluogo pontino è illuminato da un sole abbagliante in questo caldo sabato primaverile, che ha riportato l’alta pressione sulla penisola dopo le perturbazioni dei giorni precedenti. Giungo allo stadio latinense con il solito anticipo rispetto al calcio d’inizio e prima di mettere piede sul manto verde passo per l’ennesima volta davanti alla facciata monumentale del vecchio e glorioso “Francioni”.

Il prepartita scorre in un battibaleno e intorno alle 18:30 arriva il momento del calcio d’inizio. Mentre le due squadre si offrono agli obiettivi dei fotografi per le pose di rito, rivolgo lo sguardo alla curva pontina, dove i ragazzi del Leone Alato sono, come sempre, ai propri posti. I latinensi espongono uno striscione per un amico e sventolano le bandiere con i colori nerazzurri. Tra gli stendardi noto la pezza dei loro amici di Cisterna. Decido di seguire la prima frazione sotto la Nord e la ripresa in prossimità del settore ospiti.

Quando il direttore di gara dà avvio alle ostilità i gruppi tarantini non sono ancora arrivati, per cui mi concentro sul tifo nerazzurro. I latinensi partono a spron battuto: producono, come sempre, battimani in quantità industriale e sostengono a gran voce gli undici in campo, chiedendo loro una vittoria fondamentale nell’ottica degli spareggi. Vessilli e bandiere accompagnano il loro instancabile sostegno, caratterizzato anche da cori contro gli storici rivali ciociari.

Intorno al decimo minuto della prima frazione vedo spuntare, nella parte opposta dello stadio, i bandieroni tarantini, che segnalano in modo inequivocabile l’arrivo dei sostenitori ospiti, i quali, subito dopo, tinteggiano di rossoblù il settore con molteplici striscioni, stendardi e bandieroni. Sulle rive del Golfo sono stati staccati quattrocento tagliandi, un numero che conferma la passione e il calore della piazza ionica. Ora il pubblico è al completo e mi godo questa bellissima sfida.

Se i latinensi continuano a cantare in modo inappuntabile, i tarantini effettuano degli ottimi battimani e intonano tanti cori lunghi per la squadra, per la città e per chi non può esserci. Provo piacere nel vedere sempre in movimento i loro bandieroni, le cui sfumature blu mi fanno pensare alle onde dello Ionio: questo mare fu il teatro dell’espansione in Occidente dei Greci, che fondarono tante magnifiche città nell’Italia meridionale, tra cui, ovviamente, la spartana Taras, centro antichissimo sorto addirittura nella seconda metà dell’VIII secolo a.C.

Il Taranto di Capuano cerca la quarta vittoria consecutiva, mentre il Latina ambisce al riscatto dopo tre sconfitte di fila. Al 26’ gli ospiti, in completo bianco, passano in vantaggio: Simeri offre un pallone delizioso a Zonta, che realizza la rete dello 0-1 con un pregevole sombrero. Il Latina reagisce con un colpo di testa di Mastroianni, ma al 33’ gli ionici prendono il largo con l’onnipresente Simeri, che di destro insacca il pallone per il raddoppio pugliese. Gli ultras tarantini si entusiasmano e aumentano l’intensità vocale, mentre i pontini, benché delusi, continuano a cantare fino al duplice fischio.

Nella ripresa mi sposto sotto il settore ospiti. La prestazione dei rossoblù nei secondi quarantacinque minuti è spettacolare: le bandiere sono sempre al vento, gli stendardi costantemente aperti, i battimani coinvolgono tutti e alcuni cori raggiungono dei picchi notevoli, come quello per il ritorno degli amici diffidati. Sul fronte opposto la Nord è accesissima come nella prima frazione: voce potente, tanti battimani e bandiere sempre in movimento continuano a essere gli ingredienti di un sostegno che non conosce interruzioni. Le due tifoserie si mostrano, insomma, in un ottimo stato di forma: ne viene fuori una sfida canora scoppiettante, che sono davvero felice di vivere con la mia cara macchinetta fotografica al collo.

In campo il Latina dimezza lo svantaggio con un’incornata di Mastroianni dopo soli tre minuti dall’inizio del secondo tempo, ma il Taranto riesce a congelare la rete di scarto fino al triplice fischio, portandosi a casa la vittoria e regalando ai propri sostenitori una grande soddisfazione, che li ripaga dei chilometri percorsi al fianco della loro squadra. Per le due compagini la stagione non è finita qui, visto che il Latina e il Taranto prenderanno parte alla coda degli spareggi per la Cadetteria.

Mentre sistemo l’attrezzatura ripenso alla vecchia formula dei play-off, che prevedeva la partecipazione delle sole squadre classificatesi dal secondo al quinto posto dei campionati di C1 e C2. Il primo sentimento che provo è un pizzico di nostalgia: ai tempi delle medie e delle superiori, quando già seguivo soprattutto la C e l’Interregionale, attendevo con trepidazione gli spareggi di fine stagione, dato che il coinvolgimento di poche compagini li rendeva, a mio parere, il momento più intenso e coinvolgente dell’intera annata. Dall’altro lato, però, riconosco in questa nuova formula un grande vantaggio sia per gli appassionati di fototifo, che fruiscono di un’ampia scelta tra le numerose partite in calendario, sia per i tifosi stessi, che possono continuare a vivere la magia dei gradoni prima della lunga pausa estiva.

Mente navigo con la mente nel mare di questi pensieri, che generano in me sentimenti contrastanti, metto lo zaino sulle spalle e guadagno l’uscita. La bellissima Piazza del Popolo, simbolo della città di Latina, è un brulichio di comitive pronte a vivere in allegria il sabato sera. Per me è invece arrivato il momento di rientrare a casa, avendo bisogno di riposare prima del lungo viaggio in solitaria verso la Puglia, dove mi attende il derby Bisceglie-Molfetta: questa, però, è un’altra storia!

Testo e foto di Andrea Calabrese