Presentare una sfida del genere è fin troppo facile: due squadre che occupano rispettivamente il secondo ed il primo posto della Lega Pro girone B, due squadre divise da otto punti, due squadre che si giocano gran parte del loro futuro in una partita.
Inutile girarci intorno, l’attuale incontro è decisivo forse solo per la Spal, che vincendo chiuderebbe praticamente il campionato mentre l’eventuale vittoria della formazione di casa potrebbe lasciare ancora qualche speranza di una incredibile rimonta.
Aspetto calcistico a parte, le due tifoserie non lasciano niente di intentato ed arrivano a questa partita ben cariche. I tifosi pisani partecipano all’ultimo allenamento della squadra in mille persone, e tra cori e bandiere esprimono tutto il proprio amore e la propria convinzione di poter onorare l’impegno. Gli ospiti per tutta la settimana sono ad organizzare quella che diventa inevitabilmente un crocevia fondamentale per il proseguo del campionato. E come in tutti i grandi appuntamenti, puntualmente arrivano le grane per poter entrare in possesso del biglietto della partita. A Ferrara si parla di settore esaurito, di biglietti di altri settori dello stadio, di massima allerta in terra toscana ma alla fine il tutto si svolge nel modo migliore, con il settore ospite dell’Arena Garibaldi gremito di ultras e tifosi spallini.
Tifoserie che arrivano dunque all’appuntamento molto motivate, il “grosso” del contingente ospite arriva con un discreto anticipo rispetto al fischio d’inizio del direttore di gara ed anche la Curva Nord risponde presente, con diverse decine di minuti di anticipo rispetto al consueto orario.
Il prepartita scorre via tutto sommato tranquillo, con entrambe le tifoserie che si preparano al meglio per accogliere le squadre in campo. Qualche coro per i giocatori che stanno effettuando il riscaldamento, un paio di battimani per parte per saggiare le forze in campo, poi è la volta dell’ingresso ufficiale delle due squadre.
Gli ospiti danno via ad una coreografia semplice ma d’impatto, con tante bandierine azzurre contornate da parecchi bandieroni ed un buon numero di bandiere a due aste. Chi proprio non ha niente da mostrare, opta per la classica sciarpa ed il risultato è certamente dei migliori anche perché l’aspetto numerico gioca un ruolo non indifferente.
La tifoseria di casa organizza una bella fumogenata blu, l’assenza quasi totale di vento è perfetta per far salire il fumo senza disperderlo in una manciata di secondi. Quando la coltre di fumo si dilata, resta a centro curva lo striscione “Pisa unico amore”. Coreografia molto anni ’80, del resto certi spettacoli sono messi al bando dai soliti noti.
Nonostante i grandi numeri, il tifo degli ospiti è ben coordinato e già dalle prime battute si capisce che c’è una unità di intenti non sempre facile a trovarsi quando ci sono i classici occasionali. In questo caso si evince come gli ultras sappiano coinvolgere al meglio quei tifosi desiderosi di voler incitare la propria squadra ed il risultato è un tifo continuo e caloroso. Tanti i battimani perfettamente eseguiti, tantissimi i cori che si susseguono sempre a sostegno della squadra e della città, ed ultimo non ultimo, ci sono tantissime bandiere ed altrettante due aste che non mancano di offrire un bel tocco di colore ad un settore che trabocca di entusiasmo.
Gli spallini si fanno notare, il loro tifo arriva chiaramente ai giocatori in campo e con i numeri a disposizione mettono a dura prova anche l’avversario di turno, quella Curva Nord che deve chiamare in aiuto tutto lo stadio, gradinata in primis, che accetta di buon grado.
In effetti la partita si gioca in un bel caos, con le due tifoserie che ci danno dentro alla grande per cercare di portare la propria squadra alla vittoria.
Non mancano i punti in comune e quando gli ospiti mostrano lo striscione “No al Daspo di piazza”, si prendono più di un applauso dagli avversari odierni, che sull’argomento sono in piena lotta con le istituzioni. A certe vergogne non c’è mai fine!
Bella la sciarpata degli ospiti che mostrano già nella prima frazione tutto il colore a loro disposizione: sciarpe e bandiere si fondono alla perfezione ed il settore risulta un bel muro bianco – blu.
Quasi inaspettatamente la Spal passa in vantaggio su errore dell’estremo difensore nerazzurro, nel settore si nota una torcia accesa mentre i padroni di casa incassano il colpo riprendendo il tifo in maniera calorosa.
Il primo tempo termina con una rissa che coinvolge praticamente tutti i giocatori, panchine e dirigenti compresi: il direttore di gara ed i suoi collaboratori devono usare le maniere forti per riportare la calma tra i contendenti.
La ripresa si apre con la Curva Nord che mostra uno striscione contro l’articolo 9, altra battaglia che viene portata avanti costantemente dalla tifoseria toscana. A seguire viene aperto un altro striscione a firma Rangers che ricorda Dax, un ragazzo appartenente ai movimenti antagonisti barbaramente ucciso anni addietro. Proprio nel momento dell’esposizione di tale striscione, il Pisa acciuffa il pareggio.
Ora i padroni di casa vivono il loro momento migliore, il tifo è veramente coinvolgente ed infatti è quasi l’intera curva a spingere la squadra in attacco, con l’aiuto della vicina gradinata che non si fa pregare per svolgere il proprio compito al meglio.
Non mollano però neanche gli ultras spallini che nonostante la doccia fredda del pareggio subito, riescono sempre a farsi sentire continuando imperterriti con il loro tifo. Come avevo già sentito in altre occasioni dagli ospiti, alcuni cori sono veramente originali, mi ha colpito soprattutto quello sulle note di un famoso successo degli 883, coro mai sentito da altre tifoserie.
I padroni di casa tirano fuori dal cilindro altri due striscioni per ringraziare i gemellati presenti dello Sturm Graz e dell’Ambrì, poi la sciarpata perfettamente eseguita è la naturale conseguenza della rete segnata dalla squadra.
Il finale di gara è appassionante sia sugli spalti che sul campo, la Spal prova in tutti i modi ad arrivare al pareggio, il Pisa è sulla difensiva e sugli spalti la tensione si taglia a fett, ma nonostante questo le due tifoserie continuano a dare il meglio per onorare l’impegno.
Al triplice fischio del direttore di gara la festa è tutta per i padroni di casa, anche se nel settore ospite non ci si abbatte e viene nuovamente proposto il mix di sciarpe e bandiere.
Non mancano gli applausi ai giocatori, gli sconfitti vanno sotto al settore per ricevere e scambiarsi gli applausi mentre la squadra di mister Gattuso fa la classica passerella sotto la curva, tra i battimani degli ultras che coinvolgono anche i giocatori.
Tra le due tifoserie regna la più totale indifferenza, qualche reciproco applauso in un paio di circostanze quando gli ospiti hanno dimostrato sensibilità verso alcune questioni anche extra calcistiche. Ospiti che si sono presi qualche offesa dalla gradinata dove evidentemente c’è chi, incurante di certi rapporti, si ostina ad offendere in maniera gratuita chiunque capiti a tiro.
Un pomeriggio che fila via senza troppi problemi, con due tifoserie che hanno saputo onorare al meglio l’impegno, due tifoserie che hanno dimostrato di essere in salute. Visti i tempi che corrono, aspetto più che positivo!
Valerio Poli