Poco meno di 4.000 spettatori per questo turno infrasettimanale della Serie A elvetica. Si gioca nella versione provvisoria dello Stadio Cornaredo, in attesa del nuovo impianto che sorgerà proprio di fianco a quello attuale.

Avevo grosse aspettative sui tifosi ospiti e devo dire di non essere stato affatto deluso. Saranno circa 500 gli ultras provenienti da Basilea e li noto appena accedo all’impianto, anche perché me li ritrovo praticamente attaccati. In transenna, oltre allo striscione Inferno in stile murales, sono presenti tra gli altri anche Kaos, Good Fellas, UB, Invasione. All’ingresso delle squadre in campo, sfoggiano un’ottima sciarpata a cui fa seguito l’accensione di qualche torcia.

Per quando riguarda i supporters locali, da questa stagione si indentificano dietro allo striscione Curva Nord ma noto anche le pezze di Midollo Bianconero, I Bravi Ragazzi, Randagi e Old Shit. Al fischio d’inizio accendono anch’essi alcune torce offrendo un discreto impatto visivo.

Sono però gli ospiti ad offrire una prestazione sopra la media: non smettono mai di cantare e ad ogni coro accompagnano un continuo sventolio di innumerevoli bandiere e bandieroni. Anche spostandomi più verso la curva di casa continuo a sentire molto i basilesi, non conoscendo però bene il tedesco distinguo solo alcune espressioni dei vari cori tra cui “FCB! FCB!”, cantato secco a più riprese; “Basel!” ed un inequivocabile “Lugano Vaffa…” in italiano.

C’è da dire che anche dall’altra parte la Curva Nord non smette mai di sostenere i bianconeri ed è molto apprezzabile anche il continuo sventolio dei bandieroni Curva Nord Lugano e Randagi. Attorno al quarto d’ora di gioco viene prima esposto lo striscione: “A PUNIZIONI COLLETTIVE SEGUONO RISPOSTE COLLETTIVE”; e successivamente: “DAGLI AMARI AI CAZZI AMARI…NORMAN BEVICI SU!!!”. Il primo è riferito alle sanzioni collettive come misura di repressione che sta coinvolgendo le tifoserie svizzere in questa stagione ed il secondo si riferisce a Norman Gobbi, politico locale che ha sempre fatto del biglietto nominativo e della contrapposizione al tifo organizzato i suoi cavalli di battaglia. L’invito al berci su allude a controversie sull’alcol test che in prima istanza era risultato positivo.

Tornando alla gara odierna, sul campo avviene un po’ l’esatto opposto rispetto agli spalti, col Lugano che domina e sul finire della prima frazione di gioco trova il vantaggio. Nel secondo tempo poi, quando poco prima del 70’ arriva il raddoppio ticinese, non sembra nemmeno che il Basilea sia sotto di due reti, dato che i propri supporter continuano ad incitare a squarciagola i propri colori esibendosi inoltre in un bellissimo coro che coinvolge tutto il settore, che si ritrova a saltellare compatto a ritmo.

Da segnalare, durante la gara, l’accensione di diverse torce da parte dei tifosi rossoblù, peccato solo che queste non vengano accese in contemporanea perché avrebbero offerto un colpo d’occhio sontuoso.

La gara termina dunque 2-0 per i padroni di casa, che festeggiano in maniera colorita sotto la Curva Nord con tutto lo stadio in festa, eccezion fatta per i tifosi ospiti che però vedono anch’essi la squadra recarsi sotto il proprio settore a fine partita.

Infine un elogio va comunque agli ultras luganesi, inferiori numericamente e vocalmente rispetto ai propri dirimpettai ma tifoseria di tutto rispetto, che rispecchia molti dei canoni del movimento ultras nostrano e sarebbe bello rivedere in una gara diversa da quella odierna.

Alan Cacciatore