Si gioca lunedì primo Aprile, niente pesce, solamente dopo la domenica di Pasqua c’è la festività della pasquetta ed invece della scampagnata fuori porta, in questo pomeriggio sconsigliata a causa del meteo, c’è chi si dirige all’Arena Garibaldi. Prima notizia di una certa importanza, la Curva Nord torna ad animare i gradoni, i lavori per ampliare il settore sono stati svolti a tempo di record e per questo incontro sono stati messi in vendita circa cinquecento biglietti in più, prontamente polverizzati, segno che la protesta della curva aveva un senso e ha avuto successo, segno anche che la passione verso la squadra nerazzurra ha basi solide. Finalmente lo stadio torna a colorarsi e rumoreggiare al contrario degli ultimi incontri dove è mancata quella spinta derivante dal pubblico e chi ha preferito non aderire alla protesta e fare il proprio ingresso, non è andato più in là dei classici cori di inizio partita non potendo offrire quell’incitamento costante che possono assicurare gli ultras.

Visto che parliamo di numeri e presenze, anche il settore ospite fa segnare il tutto esaurito, da Palermo giungono un buon numero di tifosi che si posizionano nel loro spicchio con una divisione visibile, ma non così marcata, tra chi preferisce seguire la partita in maniera passiva e l’ala più rumorosa e colorata che vuol lasciare il proprio segno. Palermitani che fanno il loro ingresso nel settore con qualche decina di minuti di anticipo rispetto al fischio di inizio del direttore di gara, il tempo di attaccare striscioni e pezze alla vetrata, fare gruppo dietro di questi ed infine organizzare una coreografia con cartoncini rosa e neri. Assodata ormai la difficoltà di realizzare una qualsiasi coreografia in trasferta, per di più se il tempo a disposizione scarseggia, il risultato non è perfetto ma a parte qualche sbavatura, si può sicuramente apprezzare il lavoro e l’impegno. Sul piano vocale invece veramente pochi appunti da fare, durante tutto il primo tempo i rosanero sono un autentico rullo compressore e sfornano una prova decisamente soddisfacente, alternando cori prolungati ad altri più secchi ed asciutti e fornendo anche un bel tocco di colore con bandiere e fumogeni. Anche per quanto riguarda la compattezza poco da eccepire, si chiama a raccolta il pubblico presente e chi si cimenta nel sostegno vocale lo fa con costanza e dedizione trascinando la squadra ad un doppio vantaggio che sembra spianare la strada alla rincorsa verso la vetta della classifica.

La seconda frazione di gioco è letteralmente pirotecnica ed infiamma il pubblico presente, il Pisa in quattro minuti segna due reti che rimettono la partita in pari, il risultato accende la Curva Nord che spinge sull’acceleratore e sforna una prestazione tutto cuore: bandiere e bandieroni al vento, cori continui ed infine qualche fumogeno rimasto inutilizzato dalla coreografia iniziale viene prontamente acceso, aggiungendo colore al colore. Una sfida che sugli spalti è avvincente, soprattutto in un secondo tempo dove le emozioni sul campo non mancano e dove il risultato risulta essere sempre in bilico con continue esultanze da una parte e dall’altra.

Al termine dei novanta minuti è il Pisa a strappare i tre punti ed a guardare al futuro del campionato con una maggior tranquillità, mentre il Palermo si fa nuovamente raggiungere e superare dopo essere stato in vantaggio. Sugli spalti gli stati d’animo sono agli antipodi, da una parte c’è la soddisfazione di aver vinto sul filo di lana, dall’altra invece si mastica amaro. L’unico aspetto da sottolineare di estremamente positivo è la prova dei tifosi rosanero, sarà stata anche la partita particolarmente frizzante ma sugli spalti il tifo è stato di una qualità non facilmente riscontrabile. Spettacolo in campo, spettacolo sugli spalti, cosa chiedere di più?

Valerio Poli