Con la Pasqua alle porta, la Serie D osserva il classico anticipo al giovedì. In diversi gironi il verdetto sulla promozione è arrivato ormai da tempo, mentre in quelli meridionali la lotta resta ancora aperta e probabilmente soltanto all’ultima giornata si saprà chi riuscirà ad approdare in Serie C.

L’Avellino è reduce da una lunga serie positiva: undici vittorie consecutive che l’hanno proiettato di nuovo a ridosso della prima posizione. Cinque punti dalla capolista Lanusei, con tre gare ancora da disputare. Logico e sacrosanto credere ancora in quella che sarebbe una vera e propria impresa.

La Lupa Roma occupa invece la penultima posizione in classifica ed è alla disperata ricerca di punti che le permettano quantomeno di agganciare la zona playout.

Dalla sua nascita (avvenuta con la trasformazione della storica Lupa Frascati) la formazione laziale, malgrado il nome, ha giocato solo due stagioni nell’area comunale di Roma, mentre per le restanti è stata protagonista di un continuo peregrinare nell’hinterland, da Fiumicino a Tivoli, finendo con l’attuale campo di Rocca Priora, ubicato nell’area dei Castelli Romani.

Nella tribuna in cemento dello stadio Montefiore prendono posto circa cinquecento persone, di cui trecento di fede avellinese. Ancora una volta la tifoseria irpina fa registrare ottimi numeri, malgrado il giorno feriale e l’orario pomeridiano.

Il tifo organizzato fa il proprio ingresso a gara iniziata, complice il grande traffico che blocca letteralmente il circondario capitolino nelle giornate prefestive. Circa 150/200 ragazzi che si posizionano sugli striscioni inaugurando la propria prestazione con una bella fumogenata giallo-verde. Colori probabilmente non casuali, vista l’odierna presenza dei gemellati del Den Haag.

I supporter campani si mettono in evidenza con un’ottima prestazione, tirando fuori il loro classico repertorio fatto di colore, intensità e numerose manate. Oltre al massiccio uso della pirotecnica: sempre un bel vedere in tempi di caccia alle streghe.

In campo gli irpini infliggono subito un micidiale 1-2 agli avversari, che tuttavia accorciano nel finale di primo tempo non riuscendo però a rimettere in piedi il match.

Il Lanusei viene contemporaneamente sconfitto dal Trastevere e la distanza tra prima e seconda si assottiglia a due punti, preannunciando un finale di stagione davvero scoppiettante.

La gara si chiude con l’Avellino a festeggiare sotto il proprio settore e, poi, negli spogliatoi, dove i giocatori saltano cantando i cori della curva.

Testo Simone Meloni

Foto Simone Meloni e Marco Gasparri