Turno infrasettimanale che si gioca alle 14,30 in una giornata contrassegnata da condizioni climatiche pessime con pioggia battente e vento che la faranno da padroni per buona parte della gara.

Messina e Pescara sono state due tifoserie che per quasi trenta anni sono state legate da un gemellaggio molto sentito da entrambe le città, non solo dalle componenti curvaiole, e dopo la rottura del rapporto c’è, come all’andata, quella strana sensazione che situazioni di questo tipo generano.  Dall’Abruzzo risponderanno presente una cinquantina di ultras che si posizionano dietro le loro pezze con in bella vista quella per il capo indimenticato Bubù.

In totale saranno un migliaio gli spettatori presenti con lo zoccolo duro della Curva di casa che sosterrà per tutta la gara I giallorossi che finalmente, con una gara molto aggressiva, porteranno tre punti ad una classifica che adesso può far sperare concretamente in una miracolosa salvezza diretta. Non mancheranno i cori contro la società. 

Così come all’andata tra le due tifoserie nulla da segnalare, anche perché dopo un legame così lungo e forte i rapporti personali, soprattutto tra i veterani, non possono certo cancellarsi con un colpo di spugna, andando di fatto ad incidere in questo particolare momento di transizione. Probabilmente la scelta più matura e saggia perché, a prescindere dai motivi della rottura che riguardano esclusivamente le due curve, l’evoluzione di un rapporto, di qualsiasi natura, non per forza deve necessariamente passare “dal bianco al nero”. Il tempo poi come sempre dirà la sua… 

Finita la gara non c’è neanche il tempo di rilassarsi che si riparte per un finale di campionato che per motivi diversi sarà sul filo del rasoio per entrambe le tifoserie. 

Paolo Furrer