L’ultima volta che Modena e Lecco si incontrarono era l’ormai lontano 2000-01 in serie C, in una partita cruciale per la B che i canarini si stavano giocando dall’inizio dell’anno, senza esclusioni di colpi con il Como. E fu proprio il 2-0 contro la squadra di quell’altro ramo del lago di manzoniana memoria, a valere la promozione.

L’attualità parla di 8.514 spettatori che come sempre, il miglior colpo d’occhio lo offrono in Curva Sud, molto colorata di stendardi gialloblu di varie dimensioni ed una decina di bandieroni, fra i quali fa capolino uno dai colori arancioverdi che, assieme ad una pezza appesa al centro del settore, annuncia la presenza dei “fratelli” Veneziani.

QBR, Avia Pervia, Vecchie Brigate e gli altri gruppi minori hanno trovato comunque un loro equilibrio, si dispongono dietro la porta, compattandosi molto bene e incitando i giocatori con tanti cori, mani alzate, qualche fumogeno, mentre i vari e già menzionati bandieroni risultano sempre attivi fino al termine della partita.

In quel di Lecco sono stati venduti 373 biglietti, la maggior parte dei loro possessori si spostano in treno verso il centro emiliano dove, una volta arrivati, vengono subito presi in consegna dal servizio d’ordine, ma viene loro permesso di raggiungere l’impianto a piedi con un bel corteo. Prendono posizione pochi minuti prima dell’inizio della partita all’interno del loro settore, accendendo qualche fumogeno e producendo alcuni cori di ottima intensità. Tengono a mano le piccole pezze di rappresentanza mentre le bandiere ed alcune due aste sono sempre alte al cielo per tutta la durata della partita.

Il caldo è tanto e molti scelgono di restare a torso nudo ma rigorosamente con la sciarpa al collo, tifando in maniera continua sotto la regia di due lanciacori armati di megafono, con un tamburo che detta il tempo. Diversi cori offensivi verso i tifosi avversari subito rispediti al mittente ma tutto abbastanza limitato.

La partita finisce in parità e mentre la curva di casa si svuota, i tifosi del Lecco vengono accompagnati alla vicina stazione per riprendere il treno che li riporterà a casa

Luigi Bisio