Nella Campania sempre ribollente di tifo era da qualche tempo sparita dai radar la Viribus Unitis, la compagine di Somma Vesuviana che pagava anche, o forse soprattutto, la lunga indisponibilità del “Felice Nappi”. Adesso finalmente dopo undici anni di eterna trasferta, che vuoi o non vuoi contribuisce ad allentare i legami fra la squadra e il suo territorio, i rossoblù possono fare finalmente ritorno a casa. Ed è questo in momento in cui lo sforzo di chi ha tenuto accesa la fiammella in questi anni viene ripagato dall’emozione di questo nuovo esordio.

Nonostante si tratti solo di Promozione e l’avversario, la Virtus San Gennarello, non risvegli chissà quali gloriosi ricordi del passato, la cornice di pubblico è comunque positiva. Si gioca addirittura alle 11, orario non proprio da gala, ma con un certo anticipo sul calcio d’inizio, i tifosi rossoblu si compattano comunque ai loro posti, facendo quadrato dietro lo striscione “Sommesi” ed espongono anche ai lati un lungo striscione per celebrare questo speciale giorno.

 Dopo dieci minuti di gara arrivano dall’esterno alcuni cori che qualche attimo dopo sono seguiti dall’ingresso in blocco dei gemellati di Terzigno, arrivati anche loro per onorare questo piccolo momento di storia per il calcio sommese.

Tante torce, battimani, cori, bandiere, i tifosi di casa sfoggiano praticamente tutto il loro repertorio, offrendo una prova fatta non solo di tanto cuore, ma anche di sostanza e qualità. Ripagata fra l’altro dalla vittoria della propria squadra in campo che supera il San Gennarello, per la cronaca seguito da un piccolo ma appassionato manipolo di fedelissimi, per 2 a 1. Si chiude così una giornata perfetta che mi lascia con la voglia di vedere nuovamente la Viribus e la sua tifoseria nel prossimo futuro.

Davide Gallo