Trasferta non facile quella in casa del Nebros, rappresentativa della località di Acquedolci, ai piedi dei monti Nebrodi, come il nome della squadra lascia facilmente presupporre. Trasferta non facile perché sono circa 200 i chilometri che dividono Siracusa dallo stadio “Enzo Vasi”, teatro del match. Ad aggravante pesa la crisi tecnica in cui stagnano i “leoni” ospiti, che dalla stracittadina contro il Real Siracusa non riescono più a raggiungere la vittoria e i tre punti. Nella buona e nella cattiva sorte però, come il più profondo dei giuramenti d’amore, i ragazzi della Curva Anna sono ancora e sempre accanto alla propria squadra.

Una ventina circa i tifosi presenti nel settore ospiti, alla fine una presenza sicuramente degna, che questa volta fortunatamente viene onorata anche dai ragazzi in campo: già all’ottavo minuto infatti, i ragazzi di Mascara si portano in vantaggio e capitalizzano, raddoppiando su calcio di rigore all’ottantesimo. Sempre su calcio di rigore i padroni di casa accorciano le distanze ma è il classico colpo di coda dell’animale morente, visto che si è già in pieno recupero e non c’è più tempo per pareggiare le sorti dell’incontro.

Bella vittoria per gli ultras: in questi giorni ricorreva infatti l’anniversario di Ciccio Ficili, vecchio ultras scomparso nel 2014 che è stato ricordato con l’esposizione di uno striscione, poi affisso di fianco a loro per tutto il resto della gara. Nonostante la vetta, occupata dall’Igea, resti distante ben venti punti, una vittoria a suggello della giornata nel ricordo di questo fratello scomparso, non può che essere accolta positivamente.

Foto di Simona Amato