Netto calo degli spettatori, record negativo di presenze in questo Bari-Ternana. I risultati poco esaltanti, il classico e fastidioso infrasettimanale serale e il cattivo tempo hanno scoraggiato una gran fetta di abbonati (e non) a disertare la partita.
Si respira un clima piuttosto pesante, anche se la Curva Nord non vuole concedere nessun alibi. Il messaggio è chiaro: amore incondizionato e sostegno solo alla maglia e alla città (come dovrebbe essere sempre, incominciando anche a boicottare chi mette davanti alla maglia un nome).
Inizialmente lo stadio, e principalmente la Curva, offrono tantissimi spazi vuoti e piuttosto confusionario è l’impatto visivo, ciò anche a causa della conformazione bizzarra del “San Nicola”, condita da diverse coperture mancanti.
Man mano questi vuoti vengono parzialmente a coprirsi, ma è chiaro che oggi sarà la classica partita non da occasionali bensì da fedelissimi. Il petalo centrale della Nord offre una compattezza importante, anche se non uniforme con il resto delle curva. Con tantissimi spazi vuoti anche la sciarpata iniziale non sarà delle migliori o di quelle che difficilmente dimentichi. Bello massiccio il coro iniziale che invita gli 11 in campo a tirare fuori gli attributi e che rimbomba fortissimo nel maestoso stadio.
Oggi più che pertinente il detto “pochi ma buoni”, con una Curva che offre una buona continuità e tanta sostanza.
Poker in campo, disintegrata la Ternana, e prova dignitosa sugli spalti dove sempre sventolanti risulteranno i bandieroni. Le torce non mancano, si sprecano in tutti i settori, ma maggiormente e a più riprese vengono accese dietro lo storico striscione “Corato”, da sempre una delle espressioni di maggiore aderenza alla causa biancorossa in provincia.
Settore ospiti desolatamente semivuoto. Qualche tifoso che non è voluto mancare, nulla di più. Non è che nel passato abbiano mai lasciato il segno al “San Nicola”, ma il solito gruppo è sempre stato presente al cospetto delle Fere, nonostante le brutture dei tempi moderni. Non è mancato qualche coro di scherno verso la tifoseria ospite, pur se praticamente assente, forse e soprattutto più per l’abitudine derivante dal passato, allorquando non mancavano mai gli scambi di opinioni vivaci tra le due fazioni.
Non in ultimo, si è ricordato l’amico Peppe a 5 anni dalla sua scomparsa. La curva nord e gli ultras hanno espresso anche vicinanza all’indimenticata bandiera Giovanni Loseto, che ha appena perso il papà Michele.
Massimo D’Innocenzi.