Quando ricevi un invito dagli appassionati ultras e tifosi locali, arrivi allo stadio San Francesco D’Assisi di Nocera con ulteriore deferenza. Partecipando per la prima volta ai festeggiamenti per l’anniversario della Nocerina Calcio, ho subito avuto l’impressione di stare per assistere a un evento molto emozionante.
Alle 19:10, le fiamme divampano attorno alle fasce di tifosi radunate davanti allo stadio – famiglie e bambini, uomini e donne, anziani e giovani – con le loro torce, bandiere e striscioni che sventolano. Questo incontro annuale unisce tutte le generazioni della città nella devozione per il loro amato club.
Circondata dalla gioia, trovo meraviglioso vivere questa celebrazione tra i tifosi nei cui volti, nel cui entusiasmo immortalo in foto non solo l’evento, non solo il momento ma un rito collettivo che porta con sé oltre un secolo di storia in cui i volti dei figli si sovrappongono a quelli dei padri e già effondono bagliori e avvisaglie di futuro, di un tempo a venire in cui l’unica certezza è l’amore eterno per questa squadra. La Nocerina ha una ricca storia che abbraccia precisamente 114 anni, come ribadisce uno striscione e come testimonia l’enorme affluenza e l’entusiasmo dei tifosi in questa occasione. Questa celebrazione commemora non solo la tradizione calcistica, ma annoda e onora i fili che legano insieme una comunità.
L’innesco alla pirotecnica avviene alle 19:10 puntuali, simboleggiando e rievocando il 1910, anno della fondazione del club. Mi sento avvolta in un abbraccio familiare. Pensavo fossi venuta come un outsider, e invece mi sono ritrovata accolta e proiettata con loro in quei momenti, trascendendo il mio ruolo di osservatrice per diventare membro della famiglia Nocerina, che ringrazio per questa esperienza e a cui spero di aver dato il valore e il rispetto che merita attraverso il mio ricordo fotografico.
Imma Borrelli