Ultimo appuntamento stagionale casalingo per l’Olbia, avversario di turno la Viterbese. Al seguito della squadra laziale tre ultras che espongono la pezza “ASSENTI” e già da questo segnale è chiaro che non ci si potrà aspettare molto da loro, dal punto di vista canoro: seguiranno infatti la partita tra birrette e qualche sporadico coro per la loro squadra, mentre nell’intervallo si sgranchiranno  con quattro calci al pallone all’interno del settore ospiti, giusto per dare un tocco di goliardia alla loro trasferta.

La Curva Mare invece, nonostante i ranghi ridotti dovuti al tristemente famoso “calcio moderno” che obbliga a giocare anche di sabato, onora al meglio l’impegno: solito repertorio di bei battimani, continuo sventolio dei due bandieroni ed altrettanto continuo sostegno vocale, fatto di bei cori prolungati ed altri a ripetere, tra i quali particolarmente ben riuscito uno cantato in dialetto con conseguente battimani seguito anche dalla tribuna.

Si va al riposo con la Viterbese in vantaggio e ci si aspetterebbe nel prosieguo una gara soporifera, ma così non sarà, dato che l’Olbia ci tiene a congedarsi dal proprio pubblico con un risultato migliore di una sconfitta. I bianchi premono dunque alla ricerca del pareggio supportati dagli ultras Olbiesi che, con il loro sostegno arricchito dalla sana goliardia tipica del mondo del tifo, tengono acceso il fuoco. Purtroppo però tanto non basta e il pareggio non arriva, così si arriva al triplice fischio finale con la Viterbese che porta a casa tre importantissimi punti per la griglia dei play-off, play-off che sembravano alla portata anche dell’Olbia ma che, con il risultato odierno, sembrerebbero ora più verosimilmente e definitivamente sfumare.

La delusione è palpabile ma la gradinata di casa applaude ugualmente la propria squadra per una meritatissima salvezza in Serie C, categoria che, a giudizio di chi scrive, anche la Curva Mare ha dimostrato ampiamente di meritare per quanto visto al “Bruno Nespoli” e per la costante presenza in trasferta al fianco della U.S. Olbia 1905.