Mancavo dal Comunale di Palma Campania dal lontano 2015, occasione in cui si giocava un Palmese-Ebolitana. Tante sono le cose cambiate in questi otto anni, a partire dallo stadio che ha subito notevoli trasformazioni: eliminata la tribuna, quello che era il settore distinti è stato avvicinato al campo ed è stato creato il settore ospiti nella curva opposta a quella di casa, il tutto senza barriere e con i sediolini in tutti i settori. Uno stadio in perfetto stile inglese, in cui basterebbe semplicemente scavalcare una ringhiera alta un metro per rievocare i caldi derby degli anni ’80 e ’90. Ma ormai anche da quel punto di vista i tempi son cambiati totalmente, e spesso e volentieri le pene e i problemi legali per i reati da stadio sono di gran lunga più afflittivi di quelli contro il patrimonio o le persone.

Anche in seno al tifo organizzato Palmese è cambiato completamente lo scenario, questa volta per fortuna in meglio: all’epoca infatti, causa numerose diffide, i gruppi erano pressoché assenti, mentre un manipolo di volenterosi ragazzi senza materiale cercava di animare l’atmosfera. A differenza di oggi in cui invece gli ultras si presentano in gran forma, con la Curva quasi piena e con tante pezze e bandieroni a colorare il settore.

La partita del tifo inizia dieci minuti in anticipo sul calcio d’inizio e sono gli ospiti andriesi che, posizionate le loro pezze, aprono le danze con dei cori molto potenti. Nel frattempo i padroni di casa mettono in scena una coreografia, effettuata durante l’ingresso in campo dei calciatori e composta di cartoncini rossi e neri con una fumogenata degli stessi colori a rinforzo e lo striscione: “Una nuova stagione per un’antica passione…spavaldo e fiero… avanti popolo rossonero”.

La partita in campo arride totalmente agli ospiti che, dopo i primi 45 minuti, si portano già sul 3 a 0. Nel secondo tempo i Palmesi accusano un po’ il colpo e calano comprensibilmente di intensità, anche se cercano di non perdersi d’animo e di incoraggiare i calciatori, i quali però devono arrendersi alla superiorità dei pugliesi che alla fine vincono per 4 reti a 1.

Per quanto riguarda gli ospiti, presenti in un centinaio, si può dire che la recente e amara retrocessione dalla Serie C non ha impattato né sui numeri e men che meno sulla loro qualità. Ottimo il loro tifo vocale per tutti i 90 minuti. Belli, compatti, goliardici e anche vincenti grazie alla loro squadra. Si spera solo che sappia tenere questo passo fino alla fine della stagione perché davvero la Serie D è troppo stretta per una piazza di questo blasone e di questa tradizione.

Nulla da segnalare tra le due tifoserie che si sono ignorate per tutti i 90 minuti.

Testo di Emilio Celotto
Foto di Emilio Celotto e Davide Gallo

Galleria Davide Gallo: