Il nome di Fabio Ercolanoni era salito alla ribalta delle cronache locali umbre nei giorni successivi all’11 maggio, allorquando s’era allontanato dal suo domicilio in quel di Pontenuovo, nel perugino, facendo perdere completamente le sue tracce.

Subito sono partite le ricerche, nei dintorni della sua abitazione e lungo il corso del Tevere. A dare risonanza ulteriore alla sua storia, in ambito extra-territoriale ed ultras, ci hanno pensato gli “Ingrifati” Perugia di cui Fabio era membro, che hanno cercato di sensibilizzare tutti a dare il proprio aiuto nelle ricerche. “Troviamo Fabio”, avevano scritto su uno striscione esposto durante Perugia-Salernitana gli amici del suo gruppo, trovando la solidarietà ideologica di tanti altri ultras italiani e poi l’aiuto fattivo di tanti sodali degli “Ingrifati” che si sono adoperati in prima persona per trovare Fabio.

Purtroppo le ricerche si sono interrotte, Fabio è stato trovato senza vita in un campo non molto lontano da casa sua. Gli “Ingrifati” hanno annullato una grigliata organizzata sotto la Curva per far aggregazione in vista dei playoff che, hanno riacceso a Perugia il sogno di ritornare ad abbracciare quella Serie A malamente persa e da cui sono cominciate le mille peripezie del Grifo.

Al lutto del gruppo si è unito quello formale dell’AC Perugia, ribadito poi dalle parole dirette e più “umane” del presidente della compagine biancorossa Massimiliano Santopadre. Belle e sentite le sue parole:

Non dimenticherò mai i tuoi abbracci affettuosi e pieni di sostegno. Mi dicevi fin da quando eravamo in C2 “Massimilià io lo so che ci porterai in Serie A.” Nella grande tristezza di averti perso, spero di accontentare il tuo grandissimo desiderio.

Ci uniamo idealmente esprimendo le nostre condoglianze alla famiglia e ai fratelli di Curva di Fabio, così come stanno facendo in queste ore tanti ultras, da tutte le parti d’Italia, amici o nemici, ancora e fermamente convinti che di fronte alla morte non ci siano colori o differenze che tengano.