La domanda che frulla nella testa per chi segue costantemente la serie B è se, per questa stagione, si giocheranno o meno i play off ed i play out. Con una vittoria del Benevento a Pisa non ci sarebbero problemi ed i play off verrebbero giocati. L’impegno non è teoricamente dei più ardui perché la squadra di mister Gattuso è già matematicamente retrocessa in Lega Pro, ma il pallone è tondo e perciò i novanta minuti vanno giocati con la massima concentrazione.

Pisa che non delude ed affolla l’Arena Garibaldi come se fosse una partita decisiva per la salvezza. La voglia di salutare la squadra evidentemente è tanta così come la prospettiva, nella prossima stagione, di recitare un ruolo da protagonista. Da Benevento giungono un buon numero di tifosi: gli ultras sono un centinaio e si ritrovano dietro le pezze della Curva Sud e delle Teste Matte.

Per questa serata la Curva Nord non è certo avida di pensieri impressi su carta e già prima dell’inizio della partita viene mostrato un lungo striscione: “Verità per Denis Bergamini”. Anche la gradinata non sta con le mani in mano, il settore cresce di partita in partita, sia a livello numerico sia a livello di colore, ed in questa serata segue le orme della curva mettendo nero su bianco il proprio pensiero: “Ciao Buma… capo dei cani sciolti”. Uno striscione di medesimo tenore verrà esposto pure in Curva Nord nella prima fase della partita.

Si arriva al momento dell’ingresso in campo delle squadre. Nel settore ospite si cerca di dare compattezza al gruppo: chi vuol partecipare al sostegno alla squadra si mette dietro le pezze degli ultras, qualche decina di persone invece si mette un po’ in disparte ma pronte a dare il proprio contributo nelle varie fasi dell’incontro.

La Curva Nord accoglie le squadre in campo con un lungo striscione: “Nessuna retrocessione nessuna repressione fermerà mai la nostra passione”; applausi incondizionati da parte di tutto lo stadio, poi la curva si colora di nero-azzurro con tantissime bandiere che vengono fatte sventolare in tutto il settore. Partenza sprint della curva di casa che, una volta ammainata la coreografia, si fa sentire con la voce e forte di una notevole partecipazione. I cori che vengono lanciati fanno la differenza: incitamento incondizionato alla squadra, tanti battimani ed oltre ai soliti bandieroni, di tanto in tanto qualche bandierina usata per la coreografia accompagna più che volentieri i cori.

Nel settore ospite i beneventani appaiono come un bel gruppo compatto: pure per loro tanti battimani e cori che si alzano senza grossi problemi, c’è molta partecipazione e le persone che rimangono con le mani in mano sono pochissime. Da segnalare lo striscione esposto dagli ospiti “Pisa non si piega” che si prende gli applausi convinti di tutto lo stadio, tribuna compresa, mentre dalla Curva Nord parte forte un coro dedicato a chi, indipendentemente dal colore di una sciarpa, mastica ultras a tutto tondo.

Non c’è di che annoiarsi sugli spalti, la Curva Nord in rapida successione estrae dal cilindro al tri due striscioni, uno per mister Gattuso: “Gennaro Gattuso in un calcio sleale ipocrita e corrotto uno dei pochi uomini veri”; l’altro che ovviamente chiede chiarezza per la prossima stagione: “Il nuovo ciclo deve iniziare fin da oggi. Pisa merita un campionato da protagonista”.

Il primo tempo termina a reti inviolate con un po’ di preoccupazione che serpeggia tra gli ospiti: la possibilità di giocarsi la serie A tramite i play off è ad un passo, ma occorre vincere la partita per non dover attendere i risultati delle avversarie impegnate negli altri incontri.

La ripresa si apre con l’ennesimo striscione della Curva Nord, questa volta il protagonista è un ultras del Perugia, appartenente agli Ingrifati, scomparso da qualche giorno: “Aiutiamo a cercare Fabio Ercolanoni”.

Riprende il tifo di marca nerazzurra, riprende quello degli ospiti che continuano a sostenere con buona lena la squadra tra battimani e cori. Qualche bandiera viene fatta sventolare ai lati del gruppo, ma il tifo resta piuttosto “asciutto”, senza grossi picchi e senza le fastidiose pause prolungate.

Al sessantesimo minuto la curva di casa espone uno striscione con riferimento ancora ai fatti di Pisa – Brescia: “17/9/2016 Pisa – Brescia 8 arresti 60 diffide” con gli ultras che si girano spalle al campo, ma nonostante questo mostrano sciarpe e bandiere in abbondanza. Una volta ammainato lo striscione, ne viene alzato un secondo con su scritto: “La vostra repressione la combattiamo faccia a faccia”, ed oltre alle sciarpe e alle bandiere, vengono accese parecchie torce flash che creano un ottimo colpo d’occhio.

Se la Curva Nord è sempre sul pezzo, nel settore ospite c’è un minimo di rilassatezza: la squadra prende in mano la partita e mette al sicuro il risultato, così il tifo di marca ospite viaggia sulle ali dell’entusiasmo ed ora a partecipare ai cori è tutto il settore compatto, nessuno si tira indietro, consapevole che l’obiettivo è stato raggiunto.

L’incontro termina con la Curva Nord che lancia l’ultimo messaggio della serata e questa volta si può chiaramente dire che è un po’ il riassunto della stagione appena andata in archivio: “Petroni – Lucchesi – comunicati – San Piero – 11 uomini – autogestione – Gattuso – Celta Vigo – aeroporto – stazione – a porte chiuse – Leopolda – Prefettura – San Rossore – nuova società… la nostra storia non finisce certo qua”. Anche in questo caso, applausi convinti di tutto lo stadio, striscione che viene tenuto su parecchi minuti ed ultima passerella dei giocatori con mister Gattuso sotto la curva.

Per il Pisa si chiude una stagione molto tribolata dal punto di vista societario, ma ricca di spunti dal punto di vista ultras, con un collante tra le diverse anime della tifoseria che è stata la ciliegina sulla torta di una stagione che ha visto numeri importanti in contrapposizione a risultati calcistici scadenti. Retrocedere tra gli applausi della gente, con una curva colorata ed instancabile sul piano del tifo, è cosa assai rara ma gradita. A memoria mi ricordo la retrocessione dell’Atalanta con Colantuono allenatore, avvenuta con una Curva Nord che fu il dodicesimo uomo nonostante le difficoltà del campionato. Per il pubblico pisano ora il difficile è ripetersi, non disperdere un potenziale di queste proporzioni, continuare sul cammino intrapreso.

Beneventani che hanno la possibilità di giocarsi la promozione tramite i play off, le tifoserie di qualità non mancano e come da tradizione, in questi casi, i numeri possono fare la differenza.

Valerio Poli.