Anticipo della diciottesima giornata del campionato di serie B, si affrontano due squadre che fino ad oggi hanno percorso un cammino agli antipodi, il Brescia ha fatto un inizio di campionato buono, poi pian piano è scivolato verso metà classifica con l’aggravante dell’ultima sconfitta casalinga contro il Parma, mentre il Pisa dopo un pessimo inizio, ha cambiato il mister ed ha inanellato una serie di risultati positivi che l’hanno portato ai margini dei play off. Umori molto diversi tra le due tifoserie ma nonostante il momento non troppo favorevole, i bresciani arrivano nella città della Torre Pendente con buoni numeri, mantenendo la netta distinzione tra i Brescia 1911 e la Curva Nord.

A fare ingresso nel settore ospite per primi sono gli ultras della Curva Nord che, pochi istanti prima del fischio d’inizio del direttore di gara, entrano in maniera compatta e piuttosto caotica sui gradoni, lanciando immediatamente cori contro la tifoseria di casa. Il tempo di aprire lo striscione, compattarsi dietro di questo ed ecco l’immancabile sciarpata sulle note di “Madonnina dai riccioli d’oro”. Passano pochi minuti ed è la volta dei Brescia 1911 che si sistemano vicini alla recinzione che delimita il settore ospite dalla tribuna. Anche in questo caso tengono un paio di pezze in mano e dietro di queste si compattano esordendo con qualche bandierina blu che fa sempre il proprio effetto.

La tifoseria di casa, intanto, è palese che non sia ancora entrata in maniera compatta in curva. Pian piano anche gli Ultras della Curva Nord locale prendono il proprio posto, vengono appese pezze e striscioni ed anche sul versante di casa parte il tifo.

Tra i due avversari odierni i rapporti sono molto tesi. I fatti di Empoli del settembre 2016 sono ancora vivi: le due tifoserie si trovarono di fronte per un grossolano errore delle forze dell’ordine ma a pagare con la classica pioggia di diffide e pure qualche arresto furono i tifosi. Quella è stata comunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso e questa sera pisani e bresciani confermano il poco feeling scambiandosi, in più di un’occasione, diversi cori offensivi.

I bresciani iniziano bene, bel tifo compatto e parecchio rumoroso. Le due anime del tifo pur mantenendo una netta distinzione, prendono la buona decisione di coordinarsi ed intonare gli stessi cori ed il risultato non è affatto disprezzabile. A livello di colore la Curva Nord si presenta con un paio di bandieroni e qualche bandiera a due aste, i Brescia 1911 si affidano alle bandierine. Cori per la squadra a profusione anche se questa non rispetta le aspettative e chiude la prima frazione sotto di due reti, dimostrando grossi limiti tecnici: gli ultras evidentemente perdono un po’ la pazienza e chiedono agli undici in campo di tirare fuori gli attributi.

La curva di casa, una volta al completo, inizia col solito tifo rumoroso e compatto, poi al quindicesimo minuto si lascia andare ad una bella torciata a tutta curva che illumina di rosso l’Arena Garibaldi. Il tifo nerazzurro è un rullo compressore, sicuramente anche il risultato sul terreno di gioco incentiva la partecipazione ma il risultato è una Nord che, tra i tanti bandieroni che vengono fatti sventolare, non smette un secondo di incitare la squadra, anche se in questa serata vengono intonati parecchi cori anche contro la repressione e le forze dell’ordine. In Curva Nord vengono accese tante torce nei vari momenti della partita, colore e calore non vengono meno e trascinano una squadra che sul terreno di gioco fa di un sol boccone un Brescia apparso fin troppo timido.

Nonostante il passivo i bresciani tirano la carretta fino al triplice fischio del direttore di gara, anche loro accendono un paio di torce ed organizzano la seconda sciarpata della serata a chiudere una prestazione sicuramente migliore di quella espressa dai propri giocatori.

Per finire, da menzionare la presenza degli ultras del Norimberga e della Salernitana tra le fila degli ospiti mentre, nella curva di casa, fa capolino una bandiera degli Ultras Ambrì.

Valerio Poli