La partita tra Pistoia e Cantù non è mai una partita come le altre visto che i lombardi sono gemellati con l’Onda d’Urto, la tifoseria rossoblu di Montecatini, rivale storica della compagine pistoiese, con cui ha vissuto l’ultimo derby nella lontana stagione 2007/08. Per intenderci, l’attuale gruppo organizzato, la Baraonda Biancorossa, non ha mai affrontato questo derby, a causa del fallimento di Montecatini.
La curva pistoiese decide di ritrovarsi ben prima del fischio di inizio, fuori dal proprio settore, per caricarsi ancora di più fra porchetta e birra a scandire l’attesa. Una volta dentro, la tifoseria di casa decide di far scendere sul settore un copricurva, seguito da una sbandierata: è questa la coreografia di oggi.
I canturini che scendono a Pistoia sono all’incirca un centinaio: tifoseria che non ha bisogno di tante presentazioni, gli Eagles Cantù stanno vivendo una delle annate peggiori a livello societario, che ha portato a contestazioni e astensionismo in casa, ma in trasferta continuano a confermarsi un’ottima tifoseria.
Come già anticipato, sono presenti i gemellati di Montecatini. I primi cori rimarcano questa rivalità, con le due tifoserie che si scambiano insulti e offese, mentre durante la partita i gruppi cercano di spronare le proprie squadre.
In campo, nonostante le traversie societarie, è la squadra ospite a dominare, arrivando a un vantaggio di 18 punti, con il palazzetto che segue poco e male il tifo pistoiese. Dopo l’intervallo la squadra reagisce, riavvicinandosi a 3 punti di distanza dalla squadra ospite.
Il tifo pistoiese varia tra cori prolungati, botta e risposta, battimani e sciarpate. Anche i canturini si fanno sentire, incitando la propria squadra quasi sorpresi dall’andamento della partita. Nel mezzo i soliti scambi di “saluti” fra le due tifoserie.
A livello scenografico i pistoiesi sono molto colorati, tra sciarpe e bandiere più o meno grandi, sventolate soprattutto nei possessi avversari. Anche i canturini si presentano con un bandierone e altre bandiere a scacchi biancoblu e con un due aste con su scritto “Sostegno a oltranza”.
La partita termina con un’inaspettata vittoria per Cantù, mentre per Pistoia è la quarta sconfitta consecutiva. Poco da dire sulla Baraonda che ha sostenuto per quaranta minuti la propria squadra facendola tornare in partita, anche se si nota comunque una certa delusione sul volto dei tifosi a fine gara. Palazzetto che, vista l’importanza della partita, invece avrebbe potuto creare maggiore bolgia, quella bolgia che ha reso famoso e quasi inespugnabile il Palacarrara. Il mio augurio è che il pubblico pistoiese non si sia abituato e assopito alla Serie A e che comprenda l’importanza di combattere per ogni singola partita. Nota positiva per gli Eagles, che possono tornare a casa soddisfatti per la vittoria esterna contro una rivale.
Tifo Toscano.