L’ultima giornata del massimo campionato di basket vede di scena, mercoledì 9 maggio al PalaCarrara, Pistoia e Brescia.

Sono passate appena cinque stagioni dall’emozionante playoff promozione che vide protagonista la squadra biancorossa: stasera non vi è certo lo stesso interesse o partecipazione. I toscani sono ormai salvi ma reduci da cinque sconfitte consecutive ed hanno quindi l’unico obiettivo di chiudere con una vittoria questa stagione.

I lombardi hanno invece disputato un campionato di ben altro calibro e a prescindere dai risultati di giornata, han chiuso al terzo posto in classifica. È anche per questo che, a differenza delle altre trasferte, gli Irriducibili recatisi a Pistoia sono in numero più basso (circa 25) rispetto al solito, ma va comunque reso loro onore per la presenza e tutto sommato anche per il sostegno offerto.

Iniziano a cantare assai prima del fischio di inizio i bresciani, dedicando cori al coach e a gran parte dei giocatori, ringraziandogli per l’ottima regular season disputata. Bresciani che si fanno notare anche per lo sventolio di due grosse bandiere e per la presenza di un due aste.

Per quanto riguarda invece il pubblico di fede biancorossa, il numero di spettatori in tutti i settori è al minimo stagionale. Sarà che ci si era abituati molto bene al PalaCarrara di questi ultimi anni, ma il colpo d’occhio è veramente desolante. Voglio però specificare che nonostante una (prima, fino ad ora) annata di massima serie povera di acuti, la presenza di pubblico è stata comunque discreta.

Anche nel settore più caldo del tifo si denota qualche assenza di troppo: lo zoccolo duro comunque si compatta e offre una buonissima prestazione di tifo. Dopo aver dedicato cori ad allenatore, vice e presidente, oggi la Baraonda Biancorossa si occupa più di cantare e sostenere (con qualche pausa in più del solito), rispetto al fischiare i possessi altrui. Vengono sventolate numerose bandiere di varie dimensioni, creando un bel colpo d’occhio all’interno della Curva Piperno.

Si può facilmente notare come, in un clima senza grosse preoccupazioni, si alternino per esempio vari ragazzi al tamburo, oppure vengano sfoggiati cori goliardici, consoni più agli spostamenti in trasferta che al tifo vero e proprio. Solamente in due casi questo clima sobrio viene interrotto. Il primo durante l’intervallo tra primo e secondo quarto: viene esposto uno striscione a favore di Niccolò, quindicenne pistoiese finito in coma dopo essere stato travolto da un’auto. Dopo essere stato ovviamente applaudito da tutto il palazzetto, i bresciani intonano il coro, fatto partire dai baraondini, per Niccolò: anche in questo caso si assiste a una scrosciante serie di applausi per gli Irriducibili. Di questi ultimi voglio segnalare il trenino, con tanto di bandiere, messo in atto durante la partita all’interno del settore ospiti.

L’altro momento in cui pare di assistere più al derby di Belgrado che a una partita “inutile” di fine stagione avviene nel terzo quarto, quando a seguito di una serie di fischi penalizzanti da parte degli arbitri e un diverbio con un giocatore bresciano, il presidente pistoiese Maltinti entra in campo per protestare in modo molto veemente col trio arbitrale, costretto a sospendere per qualche istante la gara. Al di là del gesto di Maltinti, è stato coinvolgente come tutto il palazzetto abbia partecipato a questa protesta con fischi (prolungati), insulti, improperi e tutto ciò che in teoria dovrebbe riguardare solamente i tifosi più esagitati.

La partita termina con una vittoria biancorossa per 90-85, gli Irriducibili ringraziano comunque la propria squadra, che affronterà prossimamente Varese. La squadra toscana, dopo aver festeggiato con la curva, si congeda dal palazzetto con un giro di campo. I biancorossi chiudono questo campionato con un nemmeno troppo sudato tredicesimo posto, il peggiore dal ritorno in Serie A ma che permette comunque una preziosa partecipazione al prossimo campionato. Baraonda che attende di andare in vacanza durante la quale, come mi è capitato di leggere sui social, organizza il V° Memorial Marco Mungai, giovane tifoso biancorosso venuto a mancare 5 anni fa.

Tifo Toscano