Per la partita di oggi, domenica 18 dicembre, si vive finalmente un’atmosfera un po’ diversa dalle altre vissute fin qui in questa stagione. Al PalaCarrara infatti Pistoia affronta Rimini, una delle poche rivali sia (soprattutto) in ambito calcistico sia nell’ambiente-pallacanestro (abbastanza celebri le sassaiole con cui puntualmente i tifosi pistoiesi negli anni ’80 e ’90 venivano accolti, per poi ricambiare i saluti in terra toscana).

La realtà romagnola negli ultimi anni ha vissuto una serie devastante di vicissitudini: la storica società è stata messa in liquidazione una prima volta al termine della stagione 2010/11 (a cui risale appunto l’ultimo confronto con Pistoia); mentre al termine della stagione 2017/18, gli allora Rimini Crabs non vennero iscritti e la nuova società Rinascita Basket Rimini, ripartita dalla Serie C, ne acquisì di lì a poco la storica matricola 000122 che dunque sfuggì così all’onta del fallimento.

È abbastanza ovvio che di vicende ne sono state vissute in quantità smisurata, da ambo le parti, dato che mentre la Baraonda raggiungeva il picco massimo di partecipazione e di aggiornamenti curriculari con la Serie A, i biancorossi riminesi del Barrio si sono ritrovati a partire praticamente da capo, in una città comunque che di pallacanestro ne mastica eccome.

Che sia considerata una partita a rischio lo si evince dalla sproporzionata presenza delle forze dell’ordine, già dalle primissime ore del pomeriggio, attorno alla zona del palazzetto: Polizia, Carabinieri, volanti, camionette, Digos sono impegnate nel controllo della strada principale e vie limitrofe. Anche la tifoseria pistoiese si ritrova con un leggero anticipo rispetto alle altre partite, per trascorrere l’attesa tra una birra e l’altra.

La Curva Riminese arriva circa un’oretta prima dell’inizio del match. A differenza di quanto io stesso immaginassi, il pullman romagnolo giunto a Pistoia con circa una 40ina di unità, si dedica unicamente al supporto della propria squadra. Nessun cenno, nessun coro, nessun gesto, cosa che probabilmente sorprende i presenti all’interno del palazzetto e soprattutto le forze dell’ordine.

Qualche minuto prima dell’inizio della partita anche la Curva Pistoiese comincia a riempirsi e la Baraonda, compresa la situazione, evita anch’essa ogni tipo di provocazione nei confronti della tifoseria riminese. Il gruppo portante del tifo si prodiga infatti per sostenere la propria squadra, dando il via alle danze dedicando un coro a Nicola Brienza, allenatore e primo degli artefici della grande stagione vissuta al momento dai biancorossi.

Da segnalare, al primo canestro, l’interruzione forzata della partita causata dal lancio in campo di peluche dal pubblico, con l’obbiettivo di donarli ai piccoli degenti dell’ospedale locale del San Jacopo. A proposito del pubblico: purtroppo mi duole segnalare che i numeri oggi non sono quelli di una piazza che punta alla promozione in Serie A. Tutte le volte c’è almeno una scusante e oggi c’è l’ultima domenica prima di Natale, c’è la finale dei Mondiali di calcio in contemporanea (tant’è che si vede parte del pubblico vedere contemporaneamente la partita tra Argentina e Francia e i rigori calciati nell’intervallo). Può darsi che siano anche scusanti più o meno valide (?), ma a fronte di una Pistoia prima in classifica e letteralmente schiacciasassi in casa, sarebbe lecito aspettarsi qualche presenza in più.

Detto questo, il tifo prosegue in maniera lineare da ambo le parti, con i settori caldi che danno vita a una buona prestazione; anche il gruppo riminese infatti si fa ben apprezzare: finalmente un po’ di tifo degno di tal nome nel settore ospiti!

Pistoia vince comunque agilmente la partita di oggi con uno schiacciante 79 a 62. Solamente nel finale, dopo i festeggiamenti pistoiesi, il settore ospiti risponde ad alcune precedenti sollecitazioni con un perentorio “Buon Natale teste di cazzo”, non raccogliendo però grosse risposte. Pistoia rimane quindi in testa alla classifica, in attesa di ricevere Ravenna nell’ennesimo turno infrasettimanale di mercoledì 21 dicembre. Rimini vedrà invece ospitare San Severo, con l’obbiettivo di migliorare la propria classifica.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Delserra