Una delle partite più attese in casa Riminese è senza dubbio quella contro i rivali di vecchia data del Teramo. Già durante la settimana che precedeva la partita, Rimini è stata tappezzata di volantini dai ragazzi del gruppo RWS per invitare ad affollare la curva, invito esteso tramite vari striscioni appesi in luoghi di maggior visibilità in città.
La squadra abruzzese avrebbe dovuto disputare il suo primo campionato di Serie B, ma è stata riconosciuta colpevole dell’ennesimo scandalo calcistico scoppiato durante l’estate appena trascorsa. Per questo eccola di nuovo qui, ripartire dalla Lega Pro, seppur con una forte penalizzazione in classifica, quando in precedenza era stata addirittura ipotizzata una retrocessione in Serie D, stessa sorte toccata al Savona, l’altra squadra coinvolta nella gara combinata.
Dopo di ciò, sicuramente il rapporto tra il pubblico biancorosso e il loro eccentrico presidente si è in qualche modo incrinato. Il gruppo Teramo Zezza, che continua ancora a seguire la squadra anche in trasferta, espone sempre uno striscione che non lascia dubbi sul loro pensiero a riguardo. Oltre al TZ presente un Teramo Club per un totale di una cinquantina di persone: lontani gli anni in cui a Rimini si presentavano in numeri decisamente corposi, sia in partite pomeridiane che notturne, con il gruppo dei Devils Korps in prima linea, ma d’altronde il periodo storico è questo, con la forte disaffezione causata non solo da certe nefandezze dei vertici, ma anche da politiche repressive come quelle della tessera del tifoso che l’altro gruppo teramano, i “Sedici Gradoni”, ha deciso di non sottoscrivere.
All’ingresso delle squadre in campo nulla di particolare nella Curva Est, oltretutto è ben visibile qualche buco al centro. Ci vorrà qualche minuto prima che il settore trovi un po’ di compattezza: evidentemente il pre-partita caldo vissuto col gruppo di Teramani non tesserati giunto ugualmente a Rimini, ha ritardato l’ingresso all’interno dello stadio fino a quando la situazione non s’è alleggerita.
Decisamente più pesante l’esito per il contingente ospite, infatti tutto il gruppo, composto da circa 20 persone, è stato bloccato dalle forze dell’ordine e se per tre di loro è scattato l’arresto con conseguente processo per direttissima al lunedì mattina, non meglio è andata per tutti gli altri che hanno ricevuto in carico denunce che contestano svariati reati.
Tornando agli spalti, ben colorato il settore ospite, con varie bandiere biancorosse, il bel bandierone “Al cospetto del diavolo” e un paio di torce accese che riescono a creare un bel effetto visivo.
Ovviamente tra le due curve non si fanno attendere i classici cori di sfottò, ma si alternano anche a buone manate e una discreta sciarpata in Curva Est, sempre nel primo tempo.
Nel settore ospite continua lo sventolio di qualche bandiera biancorossa e anche durante il primo tempo viene accesa qualche altra torcia.
Nella curva di casa, ben visibile in balaustra la pezza degli Ultras Samb, giunti assieme ai ragazzi delle ex BRB Civitanova per rinsaldare la trentennale amicizia.
Nella ripresa il Rimini trova subito il vantaggio, sia dalla est che dagli altri settori il tifo aumenta di intensità, mentre i Teramani, senza scomporsi troppo per lo svantaggio, continuano il loro tifo con cori molto lunghi e ripetitivi: obiettivamente, non essendo in molti a cantare, risultano un po’ troppo cantilenanti nel ritmo. Da parte loro anche qualche coro di sfottò per gli Ultras Samb di cui, evidentemente, non gradiscono la presenza.
La tifoseria di casa, sulle ali dell’entusiasmo, sfodera uno striscione contro i rivali in cui ricorda che la loro promozione in serie B a maggio è rimasta un miraggio.
Le emozioni in campo non finiscono, al 90esimo, su punizione dal limite dell’area, il Teramo trova il pareggio per la gioia dei suoi tifosi e dei giocatori in campo. Ma all’ultimo dei cinque minuti di recupero è il Rimini a trovare il goal del definitivo vantaggio. A questo punto la gioia è solo Romagnola, tutti i giocatori, panchina compresa, corrono a festeggiare il giovane calciatore subentrato da pochi minuti che è riuscito a regalare questa gioia ai presenti.
Al triplice fischio c’è chiaramente sconforto tra il contingente ospite, mentre tutta la squadra Riminese si porta sotto la Est per festeggiare, presidente De Meis compreso, vero idolo biancorosso.
Gilberto Poggi.