Si gioca a Corticella, pur sempre nella periferia bolognese, questa gara fra il Progresso e il Ravenna in quanto il campo principalmente impiegato in quel di Castel Maggiore, vede in scena un importante torneo giovanile. Tutto esaurito dunque nel piccolo impianto del Centro Sportivo “Biavati” con diversi tifosi che si dispongono nel prato adiacente al campo di gioco, dal quale li divide una semplice rete: scene di un altro calcio per quanto non proprio il massimo della comodità.

Ad inizio gara viene osservato un minuto di rispettoso e assoluto silenzio in ricordo delle vittime nella centrale idroelettrica di Suviana, con la curva ravennate che espone tanto di striscione “BASTA MORTI SUL LAVORO”. Sempre a proposito di striscioni, nel secondo tempo viene ricordato Mario, storico tifoso giallorosso di Alfonsine che, sin dalla fondazione, aveva fatto parte del gruppo ”Briganti” simboleggiato dal Passatore, figura leggendaria del brigantaggio romagnolo, gruppo di cui era considerato una sorta di mascotte, in quanto componente più anziano ma pur sempre presente in tantissime trasferte, anche le più lontane negli anni migliori del Ravenna.

Dal punto di vista canoro, il tifo si protrae per tutto l’incontro con un tamburo che detta i tempi in un’escalation in cui tifosi e squadra si trascinano, con quest’ultima che si impone con uno 0-4 senza nessunissimo appello. Immancabile la festa finale con la foto della squadra davanti al settore ospiti, in una sorte di abbraccio ideale che rafforza l’alleanza fra le due componenti al fine di credere all’incredibile in queste due ultime giornate di campionato.

Ci sarebbe infatti da fare un lunghissimo discorso in appendice riguardo alla Pistoiese, compagine che all’inizio della stagione sembrava poter ambire assieme a Ravenna, Forlì, Carpi, Lentigione alla lotta per la promozione in Serie C. Con il passare dei mesi però la contesa s’è ristretta a poche pretendenti, mentre gli arancioni toscani sono piombati in una grossa crisi societaria che, a sole tre giornate dal termine, l’ha vista esclusa per doppia rinuncia. Arrivata al fotofinish questa esclusione ha finito per decidere di fatto la classifica: tutte le squadre hanno visto sottrarsi i punti guadagnati nei confronti della Pistoiese e mentre il Ravenna ne ha persi sei, il Carpi ha visto decurtarsene quattro, allungando il proprio vantaggio sui giallorossi a quattro punti quando mancano ormai soltanto tre giornate al termine. Se c’è chi incassa questa beffa come una farsa, d’altronde il tifo ravennate in toto non può far altro che combattere fino alla fine per non rimproverarsi nulla e sperare l’impossibile.

Luigi Bisio