La repressione sconfinata di ogni forma di protesta non conosce più barriere, neanche quelle fisiche dello stadio. Alcune testate locali del Friuli, ieri, hanno parlato di rischio DASPO per un centinaio di ultras dell’Udinese, che sarebbero rimasti fuori dallo stadio Friuli durante la partita contro l’Empoli, protestando contro il carobiglietti e la tessera del tifoso, intonando cori ed accendendo alcune torce.

Stando alle stesse fonti, la Questura di Udine non avrebbe chiuso nemmeno un occhio di fronte alla protesta pacifica e rimasta all’esterno dello stadio, e starebbe vagliando i filmati per capire se ci sono gli estremi per emettere nuove diffide.

Se la notizia fosse confermata, questa sarebbe l’ennesima prova di come ormai, alle forze dell’ordine ed allo Stato in generale, non interessi più la prevenzione dei fatti violenti, ma la mera repressione di ogni forma di dissenso, indipendentemente dalle sue forme e dai suoi contenuti. Il DASPO per le manifestazioni di piazza ormai prende sempre più fisionomia, grazie anche ad un “laboratorio” installato prima dentro gli stadi ed, ormai, ben al di fuori.

 

Stefano Severi