Al di là della torciata, dello striscione e dei cori, ci sono quei grandi legami di amicizia che possono durare anche una vita.
Sembrerebbe il caso di Bari e Salernitana, unite in gemellaggio dal lontano 1983; un rapporto che con il passare del tempo è andato sempre più rafforzandosi. Torna a distanza di un anno infatti questa sfida, che a differenza della passata stagione viene giocata in orario pomeridiano. Gara sempre di richiamo quest’ultima, visto il rapporto che unisce le due tifoserie, tanto che agli ospiti verrà riservata l’intera curva sud riempita con circa un migliaio di persone.
Sia i biancorossi che i granata si ritroveranno all’esterno dello stadio già un paio d’ore prima del fischio di inizio. Birra, cori, fumogeni ed un bel corteo con bandieroni e striscioni ben in vista per accompagnare gli amici di Salerno sin sotto il settore a loro riservato.
La Curva Nord, all’ingresso in campo dei biancorossi, si colora con una sciarpata accompagnata dallo sventolio di bandieroni. In seguito, il tifo per tutta la gara fatto con cori secchi e diverse mani alzate.
A dare il benvenuto ai fratelli salernitani l’esposizione di uno striscione che stazionerà per lungo tempo sulla balaustra del settore superiore: “Non c’è distanza che possa separare una vera fratellanza, indissolubili legami rimangono e sfidano il tempo Bari e Salerno in eterno”.
Dall’altra parte gli ospiti salutano Bari con “Nel segno del rispetto Bari e Salerno l’amore perfetto”. Il loro tifo, seppur continuo, coinvolgerà soprattutto la parte centrale del settore lì dove sono sistemati gli NG. Bandiere sventolate per tutto l’arco della gara ed una serie di battimani che comunque alla fine riusciranno a coinvolgere il settore.
Nel secondo tempo da segnalare uno striscione dedicato a Giancarlo Ansaloni, recentemente scomparso: “Un solo grande uomo alla guida di undici leoni il suo nome è Giancarlo Ansaloni” (Anseloni allenò la Salernitana tra il 1989 e il 1991).
Durante l’arco della gara, inoltre, non sono mancati cori di scherno che le due tifoserie in maniera unita hanno rivolto verso i rispettivi rivali Leccesi e Napoletani.