Due destini che si incrociano al Francioni. Quello dello Spezia, lanciato verso i playoff, e quello del Latina, che a causa degli ultimi risultati si ritrova più che mai impelagato in zona retrocessione, soprattutto dopo l’ultima battuta d’arresto interna con un’altra formazione ligure, la Virtus Entella. Una sconfitta che ha lasciato strascichi nell’ambiente nerazzurro, con una contestazione neanche tanto velata nei confronti della squadra.

Una bella giornata di sole fa da preludio a questa sfida che può essere un vero e proprio crocevia per la stagione dei pontini. I prezzi popolari favoriscono un buon afflusso sulle gradinate, mentre nel settore ospiti saranno un centinaio abbondante i presenti. Un dato che non rispecchia quello riportato nei giorni precedenti dai giornali, dove si parlava addirittura di un’invasione bianconera. Su questo argomento lascia sempre un po’ basiti la posizione della maggior parte dei media che, forse per ignoranza o forse, semplicemente, per prendere due click in più, la maggior parte delle volte parlano di carovane di tifosi ospiti, salvo poi ritrovarsi di fronte a una normalissima trasferta per la Serie B del 2016.

L’ingresso al Francioni avviene, come di consueto, con estrema facilità. Da queste parti non sono ancora arrivati controlli invasivi e file chilometriche. Certo, rispetto a quello stadio vecchio stampo, senza barriere e senza tornelli, che fu, c’è una grande differenza, ma se pensiamo ai lager costruiti in Serie A, ci accorgiamo che in cadetteria si riesce ancora un minimo a respirare. Ovvio, poi, che nella fattispecie questo minimo è pur sempre ben al di sotto della normalità, ma in tempi di magra bisogna anche sapersi accontentare di quella poca vivibilità che alcuni impianto ancora offrono.

Piccola curiosità, che noto appena entrato, è l’accensione di diverse torce nell’adiacente piscina compresa tra lo stadio e il palazzetto, dove si sta svolgendo una partita di pallanuoto e dove alcuni tifosi sono accorsi per sostenere la squadra locale. Il fatto che a distanza di cinque metri (la curva di casa è proprio attaccata all’impianto) ci sia una zona dove l’utilizzo di materiale pirotecnico è punito penalmente e amministrativamente e un’altra dove è liberamente consentito, la dice lunga su come i regolamenti in fatto di stadio spesso siano volti più a reprimere che ad evitare problemi veri e propri.

La Curva Nord ha già appeso tutte le sue classiche pezze e, qualche minuto prima del fischio d’inizio, gli ultras pontini si raggruppano nella zona centrale per coordinare il tifo. Cosa gli riuscirà tutto sommato bene, denotando una discreta crescita rispetto alla fase iniziale del campionato. I nerazzurri, infatti, danno una maggiore idea di compattezza e i loro cori rimbomberanno abbastanza continui e intensi per tutta la partita. Ben riuscita anche la sciarpata, nella zona dove si concentra il tifo. Se è vero che il loro punto debole potrebbe essere quello numerico, è altrettanto vero che questo favorisce una maggiore coesione. L’altro aspetto, per quanta mi riguarda positivo, del pubblico locale, è quello della Gradinata. La quale spesso e volentieri si unisce al tifo della curva, oltre a inveire contro i giocatori avversari per tutta la partita. Attaccandosi alle recinzioni, seguendo la partita in piedi e snocciolando tutto il proprio vocabolario in fatto di turpiloqui. Non male se si pensa che ci sono posti in Italia dove si vorrebbe persino costringere i tifosi a non fumare dentro lo stadio.

Su fronte ospite, lo dico con molta sincerità, non resterò particolarmente colpito dai supporter liguri. Gli spezzini, infatti, danno poca idea di compattezza, disponendosi in maniera un po’ sparpagliata e proponendo un tifo discreto nella prima frazione e troppo altalenante nella ripresa. Buono lo sventolio di bandiere e la sciarpata a inizio gara, ma sicuramente, vista anche l’ottima acustica del settore ospiti, potevano fare molto di più. Secondo me vengono penalizzati un pochino anche dall’impostazione dei cori. Non essendo in grande numero, infatti, immagino che sia difficile tenere con intensità canti lunghi e in stile argentino, forse sarebbe più semplice, in queste situazioni, puntare su cori secchi e brevi. Resta ovviamente una mia modesta opinione, per una tifoseria che nel suo complesso ho sempre ammirato per numeri e attaccamento alla maglia.

In campo la gara non è certo memorabile, con il Latina che coglie la traversa nel primo tempo e vede annullarsi un gol nella ripresa. Ai punti forse avrebbero meritato i laziali, ma alla fine è 0-0. Un punto che non soddisfa i padroni di casa, mentre smuove la classifica degli aquilotti, sempre più vicini alla certezza di disputare per il secondo anno consecutivo i playoff. Finisce con la Curva Nord che invita i calciatori a tirar fuori gli attributi, mentre i bianconeri vanno a raccogliere il plauso della propria gente.

Simone Meloni