Ventuno di agosto, in pienissimo periodo vacanziero e con ancora tanta gente a cercare un po’ di refrigerio al mare o in montagna, in una Bologna semi-deserta e schiacciata dalla morsa del caldo, al PalaDozza la Fortitudo Bologna si presenta al proprio pubblico con la Fossa dei Leoni a cui tutte queste scusanti non sembrano tangere e che, come sempre, si fa trovare pronta al proprio posto e al proprio compito di supporto.

Il raduno è dunque nei pressi dell’impianto, in un bar dove i tifosi sono soliti ritrovarsi prima di ogni partita ed anche questa volta, mentre si sorseggia qualche birra per sfuggire all’afa, ci si prepara al contempo per accogliere al meglio la squadra. Quando sono quasi le 17.30 i circa 300 presenti si dirigono in corteo nel parco adiacente il palazzetto annunciandosi con cori, fumogeni e bandiere che sventolano durante tutto il tragitto.

Arrivati a destinazione, ci sono circa altri 200 tifosi che aspettavano anch’essi in loco l’arrivo della squadra la quale, a sua volta, si ritrova in una palestra attigua al parco. Nel momento in cui i giocatori fanno la loro comparsa, il tifo si carica ancora di più. Non può mancare la foto di rito della squadra con lo striscione della Fossa mentre alcuni fumogeni rendono ancora più suggestivo questo momento.

La giornata si conclude con un discorso di coach Caja che promette di sputare sangue su ogni pallone, in ogni partita per l’unico obbiettivo che può considerarsi all’altezza della piazza, ossia il ritorno in massima serie. Tanta la fiducia per l’imminente nuova stagione in cui al rinnovato organico fa sponda un nuovo organigramma societario per ripartire di slancio dopo le amarezze della scorsa deludente annata. La parola ora spetta al parquet con la certezza che, sugli spalti, Bologna farà come sempre la voce grossa.

Luigi Bisio