Ultima partita della stagione per quanto riguarda i Play Off di Serie D, che servono solo a stilare una graduatoria possibilistica per un eventuale ripescaggio in Serie, dietro congruo pagamento di forti garanzie economiche.

In questa domenica decido di seguire l’incontro Rieti – L’Aquila, con le due città distanti appena 35 km.

Il club reatino ha lanciato appelli per richiamare i tifosi a raccolta, mentre venerdì 19 un noto bar locale ha organizzato un aperi – ticket in compagnia di qualche giocatore della Rieti (come viene chiamata da queste parti), per permettere ai propri sostenitori di acquistare in anticipo i biglietti.

I tagliandi, dal costo di 10 e 5 euro, sono stati consegnati direttamente dai calciatori.

Arrivo alla partita circa un’ora prima, nella cornice dell’imponente stadio “Centro Italia – Manlio Scopigno “. Noto subito che anche gli ultras hanno voluto far la loro parte, richiamando più persone allo stadio, attaccando uno striscione su una rete nelle vicinanze dell’impianto: “Domenica H. 16.00 tutti allo stadio”.

Entrando sul rettangolo verde, mi accorgo che solo due settori dello stadio sono aperti, una tribuna e la curva ospite, mentre gli altri due sono chiusi al pubblico. Quindi gioco forza i sostenitori sabini sono costretti a sistemarsi in un angolo della tribuna, ma non senza aver sistemato tutti gli striscioni sulla ringhiera, mentre gli ospiti non sono tanti ed arrivano alla spicciolata attaccando solo una pezza al contrario per i diffidati.

A livello coreografico, i reatini sventolano diverse bandiere amaranto celesti ed espongono un piccolo striscione: “La gente come noi non molla mai!”.

Nel primo tempo gli ultras della Rieti sono molto continui nei cori che il più delle volte accompagnano con battimani e mani alzate oltre ad un discreto sventolio di bandiere, seppur non costante. Molto bello un coro cantato partendo tutti seduti e finendo tutti in piedi. La squadra gira e fa esultare i propri sostenitori per ben due volte – al ventesimo ed al trentaseiesimo – per una sbandierata generale che chiude la prima frazione.

Gli aquilani seguono la partita in piedi ma non fanno partire nessun coro per tutta la durata dell’incontro, esponendo dopo appena 5 minuti dall’inizio uno striscione per la squadra di calcio di Amatrice, fresca vincitrice della Coppa Italia di Terza Categoria nell’incontro disputato ieri, che permette di salire nella categoria superiore: “20-5-17: si è scritta una pagina felice…in alto il nome e i colori di amatrice!”, firmato Red Blue Eagles.

Nel secondo tempo i sabini continuano a cantare e ad esultare per il terzo gol arrivato dopo appena sette minuti. Capendo che ormai è cosa fatta, si lasciano ad andare a cori e gesti goliardici. Nemmeno il gol della bandiera aquilana segnato su rigore scalfisce il loro tifo fatto principalmente di battimani e mani alzate ed anzi, c’è spazio per il quarto e definitivo gol siglato sempre su rigore che sancisce la vittoria dei padroni di casa con il risultato finale di 4-1.

Al triplice fischio saluti dei giocatori aquilani sotto al settore ospiti, con la maggior parte dei tifosi già andata via. Festa grande per i locali dopo questa splendida vittoria che li mette in buona posizione per quanto riguarda la classifica dei ripescaggi in Lega Pro.

Marco Gasparri.