Tornato finalmente in Puglia per trascorrere il Natale con i miei cari, ne approfitto per una rapida capatina al “Comunale” di Trani, dove è in programma un match di quelli che sicuramente non passano inosservati.

Che si tratta di una gara “particolare” lo si capisce fin da subito. Basti guardare il tratto di città all’esterno della Curva per capire quanto la Celere temi questa gara. Praticamente ci sono mezzi blu in ogni angolo, alcune strade sono inibite al traffico e l’ingresso riservato ai sostenitori ospiti è già presenziato da diversi uomini pronti a filmare l’arrivo, e l’accesso all’interno dello stadio, dei numerosi biancorossi.

In effetti, tra Trani e Altamura (calcisticamente parlando) non c’è mai stata grande simpatia. Basti pensare che, fino a pochi mesi fa, gli adriatici erano gemellati con i materani. Un’amicizia lunga quasi trent’anni, nata nel lontano 1987, proprio quando si giocò sul neutro di Trani il più classico dei derby lucani.

Se a questo si aggiunge la forte amicizia che lega tuttora “La Mura” ed il Potenza, ecco che gli ingredienti ci sono proprio tutti per un match che si preannuncia tutt’altro che noioso.

Nonostante si giochi alle 14.30, un orario abbastanza scomodo viste le singolari tradizioni culinarie pugliesi, giungono dalla “Murgia” circa 150 tifosi. Appaiono molto carichi sin dalle prima battute, andando a “stuzzicare” con alcuni cori il poco pubblico presente. Anche oggi il loro tifo sarà ottimo. La parte centrale della curva sarà praticamente tappezzata di vessilli biancorossi. Tanta voce, molto colore e il continuo sventolio di alcuni bandieroni saranno i temi principali della prestazione odierna. Bella anche la sciarpata offerta nella seconda frazione sulle note di “Che sarà”. Nel finale, dopo la rete del pareggio, anche qualche coro ostile contro Matera ed i biancazzurri padroni di casa.

Sostenitori di casa quest’oggi in contestazione con la società e quindi in silenzio per tutta la gara, stufi di una situazione mediocre e non all’altezza delle loro aspettative, che ormai si protrae da diverso tempo.

Gli Irascibili, collocati al “solito” posto, espongono un’unica pezza rivolta verso il basso. Poco più in alto, senza alcun vessillo, sono posizionati i Trani 1929. Bisogna aspettare la ripresa per udire il loro primo ed unico coro: “Meritiamo di più”.

Da segnalare, nel pre-gara, l’esplosione di una bomba carta nei pressi del divisorio, proprio a ridosso del settore ospiti.

Antonio Vortex.