La primavera è esplosa e la giornata è davvero bella. Perfetta per una partita e ancora di più per il suo splendido contorno che il tifo spesso costituisce. Io e Davide arriviamo in motorino al Bar di Roccapiemonte, abituale ritrovo degli ultras locali che ci accolgono caldamente per una birra prima della partita e due immancabili chiacchiere sul movimento ultras. Quando la partita si avvicina, ci accompagnano fino allo Stadio Comunale “Duca Enzo Fieschi Ravaschieri” dove, una volta arrivati e dopo aver augurato loro una buona partita, siamo pronti a svolgere i ruoli che ci hanno portato fin qui.

Gli ultras entrano, sistemano le loro pezze e si scaldano con un bel battimani manifestando la propria presenza prima dell’ingresso delle squadre in campo. Timidi applausi anche dai balconi. Nessuna tifoseria rivale. Con le loro pezze, anche due bandiere.

Questi sono i primi appunti che metto giù mentre il match è in corso da pochi minuti. E la verità è che sono piacevolmente sorpresa dalla prestazione di tifo degli ultras. Stiamo parlando di Rocchese – Atletico Noceria, un incontro fra due squadre di Prima categoria in cui probabilmente non ti aspetti un sostegno del genere. Invece i rocchesi sono un bel gruppo, compatto e coordinato. Battimani e tamburi accompagnano tutto il match con anche qualche torcia a dare colore.

L’atmosfera è viva, sentita, il settore è belo pieno e posso vedere tifosi di tutte le età. C’è anche la presenza di un discreto numero di ragazzini in disparte che batte le mani e canta con gli ultras e questa è la dimostrazione di una fede tramandata nel sangue e nel tempo, ben oltre la categoria. Si percepisce la loro voglia di tornare in Promozione e perché no, anche sognare qualcosa in più, perché se lo meriterebbero tutto questi ultras, che decisamente convincono per presenza concreta e per la bella prestazione.

Testo e foto di Imma Borrelli