Per la prima giornata delle qualificazioni agli Europei di Germania che si disputeranno nel 2024, la nazionale di San Marino debutta in casa contro la formazione dell’Irlanda del Nord. Spulciando il calendario questa partita mi è sembrata la più interessante che questo girone potesse apportare in termini di vista di numeri e passione della tifoseria ospite. Quella nord-irlandese conferma le mie sensazioni presentandosi in oltre 1.000 unità al San Marino Stadium, nella piccola repubblica del Titano, per sostenere la propria rappresentativa nazionale.

Avevo già avuto modo di apprezzarli nel precedente per le qualificazioni a Russia 2018, e anche in quell’occasione gli irlandesi si confermarono tifoseria vivace, festosa e passionale. Così come nel recente passato, anche per la partita odierna la maggioranza della tifoseria ospite ha soggiornato nei numerosi alberghi della costa Riminese e già dal giorno precedente, si è resa ben visibili con le maglie ufficiali della propria nazionale nei vari pub sul lungomare, festeggiando tra canti, balli e fiumi di birra, tutto in modo molto tranquillo, senza problemi per le forze dell’ordine intente solo a presidiare in maniera alquanto discreta.

Numericamente parlando e venendo al contesto della partita, al San Marino Stadium la maggioranza del pubblico è chiaramente di fede Irlandese. Nel settore locale sono presenti numerosi ragazzini appartenenti ai vari settori giovanili delle squadre locali, che cercano anche loro di farsi sentire incitando i giocatori in campo, con risultati però non propriamente esaltanti. Anche la “Brigata mai 1 gioia”, gruppo nato a sostegno della nazionale sammarinese, cerca di farsi sentire, il numero esiguo penalizza però molto anche loro. Non riescono a coinvolgere il resto della tribuna ma nonostante questo non demordono e pur da non autoctoni, il loro investimento emotivo su questa Nazionale è di gran lunga superiore a quello di tanti tifosi nati e cresciuti qui.

In campo, con un goal per tempo la squadra ospite liquida la pratica senza troppre difficoltà, anche se il San Marino può dirsi soddisfatto per non aver sfigurato, rimanendo in partita in barba all’evidente differenza di livello qualitativo con gli avversari.

Sugli spalti invece, è di fatto un monologo, con il settore ospite che cattura tutta l’attenzione e pur senza un coordinamento, in perfetto stile britannico, riscuote la partecipazione di tutti, specie nei momenti di maggiore esaltazione collettiva, fomentata dagli eventi del campo. Cori secchi oppure canti più ritmati o melodiosi, il settore talvolta finisce anche per mettersi a ballare. È un bel mix tra giovani, adulti, uomini o donne che seguono e partecipano all’evento mostrandosi molto uniti fra loro. Tantissime le pezze appese con cui scelgono di rappresentarsi e che richiamano lo stile inglese non solo in termini estetici ma anche nella sostanza, con la simbologia che propende nettamente verso il lealismo.

Gilberto Poggi