A novanta minuti dal termine, il girone D del massimo campionato dilettanti è un enorme rebus: tutto, in chiave promozione e playout, può ancora succedere. Lo sanno bene Sasso Marconi e Pergolettese, che si sfidano al Carbonchi, in terra bolognese, con un occhio rivolto al Braglia, in attesa degli sviluppi della partita tra Modena e San Marino.

Si gioca in un clima non propriamente idoneo ad un evento sportivo: vento invernale, pioggia perenne, temperature sotto la doppia cifra. È il 5 maggio solo sulla carta, climaticamente parlando, per il resto solita routine, con gli storici che ricordano Napoleone e i calciofili quell’incredibile finale del campionato 2001-2002. Ma dicevamo del clima: estremo, fuori stagione (che direbbe Greta?). Il campo è un enorme pozzanghera, ma l’arbitro, dopo un lungo sopralluogo, decide infine di giocare.

Da Crema sono tanti: almeno 300, stipati nel lato sinistro della tribuna, anche se diversi sono pure oltre la barriera. Tifo incessante e continuo, con tanti sventolii di bandiere, stendardi e…cuffie. È un’exclave invernale: un giorno di fine gennaio catapultato nel tempo ad inizio maggio. Certo poi, il fatto di essere più in alta quota rispetto a Bologna, ai piedi del Sasso (poi rinominato Marconi in onore del genio locale) non aiuta. La Pergo va in vantaggio nel diluvio, i cremaschi sono momentaneamente promossi in serie C: sogno accarezzato da vicino per quasi tutto il 2019, fino al crollo finale, con la rimonta completata dal Modena la settimana scorsa (1-2, con la Pergo in nove dal primo tempo).

Stavolta però la musica è diversa: i lombardi vogliono chiudere la pratica al più presto, per poi aspettare buone nuove dalla Ghirlandina. Il Sasso Marconi ci prova, ma né Noselli né Della Rocca, i due pezzi da novanta, sembrano in giornata. Si va all’intervallo, con il bar preso d’assalto, mentre fuori infuria la bufera. È tutto un enorme lago, si fa fatica a stare in piedi.

Nella ripresa la Pergo raddoppia, ma da Modena arrivano cattive notizie: i canarini hanno segnato. Morale della favola: l’ipotesi spareggio si fa sempre più largo; e non è finita: il Sasso, nel frattempo rinvigorito, si fa forza e accorciano le distanze su calcio d’angolo. Locali di nuovo in gioco, e partita riaperta. Il finale è durissimo: il Marconi tenta con la forza della disperazione, affidandosi alle spizzate di testa di Della Rocca, gli ospiti falliscono diversi goal facili in contropiede, giustificati dal terreno ridotto a palude.

Alla fine, dopo un finale soffertissimo, la Pergolettese porta a casa tre punti d’oro e si raduna sotto il settore ospiti a seguire con la radiolina il finale da Modena: la punizione del San Marino che si stampa sulla traversa viene ascoltata in diretta, producendo lamenti per tutta la vallata. Fine partita: 1-2 Pergo, 1-0 Modena. Si andrà dunque allo spareggio, previsto per domenica prossima. Giornata nella quale anche il Sasso Marconi sarà impegnato, ma nella sfida playout, fratricida, contro i colleghi del Mezzolara, lontani giusto un paio di chilometri. Un finale di stagione inedito, che terrà certo col fiato sospeso tutto il pubblico del Campionato Dilettanti. Che poi… dilettanti a chi?

Testo di Stefano Brunetti.
Foto di Luigi Bisio.