Partenza da Bologna, sono circa più di ottomila i bolognesi che, in questo caldo sabato pomeriggio, invadono Reggio Emilia, trasferta vicina, ma non scontata.

Già all’arrivo in stazione a Bologna vedo tanti giovani e genitori con figli, il clima insomma è quello della festa.

Allo stadio i bolognesi sono tanti e si sentono molto: su le pezze (tenute in alto per tutta la partita, cosa che apprezzo molto, tra l’altro) e pronti con una bellissima sciarpata iniziale che riempie tutto il settore.

Dalla parte di casa va comunque elogiata la presenza di un manipolo di ultras neroverdi, che non hanno mai smesso di cantare e sventolare bandiere, facendosi anche sentire.

Al di là del risultato e della partita, molto combattuta, ma poco ci interessa, è sempre bello vedere uno stadio pieno di gente, pronta ad emozionarsi, a soffrire e a lottare con i propri beniamini, alzarsi in piedi in tutti i settori e cantare. C’è molto di aggregativo, umano e sociale in questo, per quanto qualcuno dall’alto si ostini a ridurre tutto a mera mercanzia.

Testo di Alessandro Barbini
Foto di Alessandro Barbini e Luigi Bisio