Mi reco a Scafati in vista di un’attesissima gara al vertice del campionato di Eccellenza girone C. Raggiungo lo stadio una buona oretta prima della gara ma già si nota una carica di entusiasmo non indifferente per una partita di queste categorie.

All’ingresso in campo, anche la tribuna di casa risulta gremita di numeri e passione, raggiungendo il tutto esaurito ovviamente al netto di quello che le normative Covid permettono in termini di riempimento.

Dal punto di vista ultras, c’è da segnalare che a Scafati c’è stato un ricambio generazionale dei gruppi organizzati e nel frattempo è sopravanzata la Nuova Guardia 1922 a farsi carico del tifo. E lo fa in maniera egregia, compattandosi molto bene e rendendosi autrice di novanta minuti di cori coadiuvati da un tamburo, mentre a torce e bandiere è toccato il compito di dare un tocco di colore in più.

Mancavo da un bel po’ a Scafati e rivedendo anche qualche “vecchia faccia” ultras, in questa domenica con un’atmosfera che non si respirava da tempo a queste latitudini, ho notato visibilmente l’emozione negli occhi dei miei interlocutori per il ritrovato slancio della piazza. 

A completamento della cornice c’è da segnalare la presenza della tifoseria di San Marzano, sopraggiunta al “Vitiello” in circa un’ottantina di unità di cui una quindicina compongono lo zoccolo duro, organizzati con bandiere e qualche coro per la squadra e che alla fine potranno esultare per l’1-1 con cui mantengono la vetta e con essa le distanze proprio dall’inseguitrice Scafatese.

Emilio Celotto