Mentre campionati maggiori sono fermi per la sosta delle nazionali nel girone B di Promozione laziale si gioca la quinta giornata. Il calendario mette di fronte Settebagni Calcio e VJS Velletri.

Settebagni è una frazione di Roma situata a nord, proprio sul corso della Via Salaria e a ridosso di una delle tante anse del fiume Tevere. Deve il suo “curioso” nome ad antiche rovine, probabilmente di una piscina o conserva d’acqua situate nella zona, tanto è vero che già in epoca romana era nota come Septem Balnea. Decido di raggiungere il campo in automobile, dando per scontato che la sede coincida con il luogo dove si sarebbe svolta la gara. Una volta giunto sul posto mi rendo conto che invece così non è: dopo un rapido controllo apprendo che la svista mi costringerà a fare le corse contro il tempo, dato che il club gioca al Vittorio e Paolo Testa, in Via del Baiardo, quartiere Tor di Quinto. Uno dei tanti impianti situati sul Lungotevere, che in quest’area diviene un vero e proprio centro nevralgico sportivamente parlando, con terreni e centri sportivi gestiti dal Coni e da alcune università capitoline. In uno di essi per anni si è allenata la Lazio di Maestrelli, costruendo il proprio cammino verso il primo scudetto del 1974. Su questi campi, inoltre, nel tempo si sono avvicendate una serie di società sportive romane – tra cui proprio il Tor di Quinto – che hanno sfornato giovani talenti destinati a fare il salto in Serie A con Roma e Lazio.

Il fatto che sia domenica mi aiuta e in una quindicina di minuti raggiungo il posto. Dopo una rapida chiacchierata con arbitro e dirigenti di casa riesco a entrare nel terreno di gioco. Le squadre hanno già iniziato il riscaldamento. I “padroni di casa”, anche non aiutati dal fatto di giocare lontani dal proprio campo, non hanno tifosi al seguito, ma solamente parenti dei calciatori e dirigenti.

Quando l’arbitro fischia l’avvio delle ostilità gli ultras veliterni non sono ancora entrati, tuttavia dopo qualche minuto giunge un coro dal parcheggio dell’impianto, ricordando ai presenti che la Banda Volsca è arrivata. I rossoneri si presentano in numero discreto, anche considerando che è domenica mattina e che tra il campo di gioco e Velletri ci sono oltre 50km; non accade spesso di vedere, in una categoria come la Promozione, tifoserie numerose macinare più di 100km tra andata e ritorno per sostenere la propria squadra e questo rende l’idea di quanto i supporter castellani siano devoti alla causa.

Il sole inizia a farsi sentire e nonostante sia ormai autunno da quasi un mese si contano 30 gradi con le squadre che ovviamente ne risentono. La partita è spenta, tante botte in campo e poco gioco ma sugli spalti gli ultras velletrani non cessano un attimo di sostenere il proprio undici, contraddistinguendosi con numerosi cori tenuti a lungo, cosa che ormai accade davvero di rado dato che sovente si tende a dare un’impronta più spezzata al tifo, forse per favorirne il ritmo.

La partita termina 0-0 con la VJS che si fa parare un rigore nel primo tempo. Il Settebagni, che arrivava a questa gara con 4 punti, sale a quota 5 con una partita in meno. L’obiettivo con tutta probabilità sarà la salvezza, traguardo che ormai ottiene da quattro anni consecutivi. I rossoneri, di contro, continuano la loro striscia di risultati positivi. Dopo due vittorie consecutive un buon pari fuori casa, seppur con qualche rimpianto per il rigore sbagliato.

Marco Meloni