Debutto casalingo per la neopromossa SPAL che davanti a 11.000 spettatori affronta al Paolo Mazza l’Udinese. I lavori di ampliamento e ristrutturazione dello stadio ferrarese sono terminati in tempo utile; grazie alla messa a norma della gradinata e alla realizzazione della curva ospiti la capienza dell’impianto estense è stata portata a 13.000 unità ed è stata ottenuta l’omologazione per il campionato di massima serie.
Tra le novità proposte al Paolo Mazza merita di essere citato l’abbattimento delle barriere tra spalti e campo di gioco, decisione che rende l’impianto estense uno “stadio all’inglese” ma che allo stesso tempo ha creato momenti di tensione tra la Curva e la società. Il drastico abbassamento delle barriere in curva unito alla presenza dei nuovi cartelloni pubblicitari led hanno di fatto tolto lo spazio utile per appendere lo striscione “Non camminerai mai sola”, simbolo da anni della tifoseria estense. Tale decisione ha portato il direttivo di Curva Ovest Ferrara a proclamare uno sciopero totale del tifo per il debutto casalingo; sciopero parzialmente rientrato dopo le provvidenziali rassicurazioni della società sullo spostamento dei cartelloni led. La coreografia iniziale non è stata effettuata, lo striscione è stato appeso alla recinzione visibile dalla curva, non sono state accese torce o fumogeni, ma il tifo è stato presente per l’intero svolgimento della partita.
La tifoseria ospite, presente in circa 700 unità, è stata sistemata nella neonata Curva Est; la parte più calda del tifo friulano si è posizionata nella parte centrale del settore e dopo i primi due cori contro i “nemici” napoletani ha sostenuto per l’intera partita la propria formazione, indipendentemente dalla situazione di punteggio in campo. Nel secondo è stato esposto lo striscione “Stadio Friuli” a sostegno della battaglia intrapresa dagli ultras bianconeri contro la ridenominazione del proprio impianto sportivo legato allo sponsor della squadra.
Ritornando alla curva estense, la tifoseria seppur arrivando alla partita dopo una settimana travagliata ha saputo ricompattarsi e ha accompagnato incessantemente la propria formazione per tutti i 90 minuti. Ad inizio della seconda frazione di gioco viene aperto uno striscione di solidarietà ai gemellati di Ancona, presenti in curva con il proprio stendardo, in riferimento alle ultime vicende societarie. La spinta della Ovest ha saputo trascinare in alcuni frangenti anche gli altri settori dello stadio creando un clima molto coinvolgente a sostegno dei giocatori in campo.
A fine partita mentre l’undici biancoazzurro si recava sotto la curva di casa per festeggiare con il “salto collettivo” cavallo di battaglia della scorsa stagione, alcuni giocatori friulani si sono intrattenuti a parlare con i propri tifosi.
Enrico Garutti.