A distanza di tre settimane da quell’importante Ternana – Genoa, torno nuovamente in Umbria per la gara dei rossoverdi contro il Brescia, valida per la tredicesima giornata di Serie B. Dopo la sconfitta patita in casa per opera dei liguri, le Fere hanno conquistato solo due punti, frutto di due pareggi consecutivi (tra l‘altro, in entrambi i casi sempre a reti bianche) in trasferta a Bari e poi in casa contro la Spal, che le hanno fatto scivolare al quarto posto in classifica.

Oggi arriva a Terni un Brescia in crisi di risultati a cui manca la vittoria addirittura dal 19 settembre, in casa contro il Benevento, anche se in classifica le rondinelle restano in piena zona play off, eredità dell’avvio scoppiettante con cinque vittorie nelle prime sei giornate. Come contro il Genoa, si gioca sempre alle 16:15 ma logicamente fa più freddo ed anche il sopraggiungere delle tenebre è più veloce. Fuori l’impianto vedo tante sciarpe bergamasche, omaggio agli storici gemellati ma non di meno strumento per indispettire gli ospiti odierni, acerrimi nemici invece degli atalantini.

Dentro l’impianto gli spettatori presenti, secondo i dati ufficiali, sono 5.663 di cui ben 257 ospiti, in calo rispetto al pienone contro il Genoa. Rispetto al passato, lo spettatore medio degli stadi ha molti più deterrenti e distrazioni dal frequentarlo, soprattutto nelle stagioni più fredde, dove le televisioni a pagamento e il caldo salotto di casa, magari fra amici e vino dopo un pranzo domenicale, sono senza dubbio più allettanti dei rigidi gradoni. Non di meno hanno inciso anche la repressione, l’eccessiva commercializzazione, il “calcio spezzatino” e il caro-biglietti a ridisegnare le abitudini dei calciofoli, e definitivamente cambiare l’approccio alla partita da rito domenicale a mero evento consumistico.

Fortunatamente ultras e qualche altro fedelissimo tifoso continuano a tenere vivo lo spirito originario e la liturgia che da tempo immemore scandisce i tempi allo stadio. La Curva Nord, tornando all’attualità, almeno nella parte bassa dove c’è il grosso degli ultras, continua ad essere abbastanza affollata, così come nella Est il gruppo degli INTACCATI prosegue il proprio percorso riuscendo ugualmente, nonostante ci sia meno gente, a “fare gruppo”. Nel settore ospiti, come detto i bresciani sono in buon numero, con il gruppo CURVA NORD BRESCIA che si sistema al centro, nella parte bassa, mentre i BRESCIA 1911 vanno a prendere posto al secondo anello, più defilati più verso la tribuna.

Con l’entrata delle squadre in campo, entrambe le curve rossoverdi effettuano una semplice ma bella sbandierata, nel settore ospiti invece optano per una bella sciarpata con annesse bandiere e diversi stendardi.

La Ternana gioca con il lutto al braccio per la scomparsa, a 87 anni, di Omero Andreani, praticamente una vita per le Fere: attaccante, allenatore e responsabile del settore giovanile rossoverde che, prima del fischio d’inizio, viene ricordato con un minuto di raccoglimento. I bresciani partono veramente bene, cori di forte intensità e tanti battimani ad accompagnare gli stessi. Il colore è dato dai due bandieroni che sventolano nella parte bassa, ai lati del gruppo, e da qualche stendardo che di tanto in tanto viene alzato. Per un quarto d’ora danno il meglio di sé, poi ovviamente il tifo si assesta ma rimane di buon livello.

Dalla parte opposta i ternani partono più tranquilli ma vengono fuori alla distanza. Questa volta vedo meglio anche la Est, molto più continua nei cori rispetto alla gara col Genoa, segno evidente che quasi mai la quantità vuol dire qualità. Sbandierate continue in entrambi i settori rossoverdi e discreti i battimani, decisamente più continui ed incisivi in Nord, anche per via del numero. Alla mezzora la CURVA NORD espone uno striscione critico verso i tifosi che pretendono tanto e poi alla resa dei conti preferiscono il divano al seggiolino dello stadio: “STADIO E CENTRO SPORTIVO PRETENDI MA I NUMERI SONO SEMPRE QUELLI, CARO TERNANO POCHE CHIACCHIERE E BIGLIETTO ALLA MANO!“

Nonostante la partita in campo sia avara di emozioni, nel secondo tempo ci pensano le tifoserie a ravvivare lo spettacolo che è decisamente meglio sugli spalti che sul rettangolo verde. Ternani e bresciani sono encomiabili e sostengono le rispettive squadre con grande ardore e l’intensità dei cori è decisamente alta. La Nord accende due torce con il sopraggiungere della notte poi una marea di battimani mentre dall’altro lato, la Est sfoggia una sciarpata niente male, peccato solo sia circoscritta alla parte centrale.

Passando ai bresciani, in questa seconda frazione, sono rimasti sugli stessi livelli del primo tempo, tifando discretamente e facendosi vedere per i numerosi battimani. Al triplice fischio i giocatori ringraziano i tifosi per il sostegno ricevuto i quali, rientrati gli atleti negli spogliatoi, si scambiano qualche affettuoso epiteto a vicenda. Lascio lo stadio anch’io, soddisfatti per aver visto due tifoserie davvero in forma che hanno saputo compensare allo spettacolo mancato sul terreno di gioco, dove il match si è concluso a reti bianche: terzo di fila per i rossoverdi, così come per le Rondinelle prosegue il digiuno di vittorie.

Marco Gasparri