C’è molta attenzione per quanto riguarda l’ordine pubblico della gara odierna. Circa 150 uomini tra polizia e carabinieri “scortano” questa gara che ultimamente è diventata “a rischio”, viste soprattutto le due partite tra le due squadre dell’anno scorso: all’andata alcuni ultras paganesi giunti in terra umbra, sprovvisti di tessera del tifoso (e quindi di biglietto per poter entrare allo stadio) furono aggrediti in un bar perugino; al ritorno, in seguito a questa aggressione, dopo essersele dette e promesse da ambo le parti, gli ultras del Perugia, sebbene provvisti di tessera del tifoso e soprattutto di biglietto, a causa di circostanze ancora oggi misteriose (chi racconta che non partirono proprio, chi invece che furono fermati dalle forze dell’ordine ad un casello ben oltre quello di Pagani), non raggiunsero la sede della partita.
Di acqua sotto i ponti da allora ne è passata e pure parecchia. Tra le fila soprattutto paganesi sono aumentati i diffidati, di conseguenza sono anche diminuite le possibilità di incidenti per la gara di oggi. Ciò nonostante la città è militarizzata dalla mattina: sono attesi 140 Perugini, compreso lo storico gruppo Ingrifati, anch’esso costretto a prendere la strada della tanto discussa card per poter accedere all’impianto sportivo paganese. A bordo di tre pullman e scortati da ben 7 camionette della polizia, gli ospiti fanno il loro ingresso indisturbati nello stadio paganese, dove iniziano da subito un bel botta e risposta con gli ultras locali. Dai distinti la Gioventù sbeffeggia i Perugini, rinfacciando loro di aver declinato l’invito ad un possibile “chiarimento” durante un recente incontro casuale.
La gara sul terreno di gioco si accende da subito, e vede una Paganese pimpante che passa in vantaggio grazie ad un rigore. Il pareggio degli ospiti avviene dopo appena sei minuti, sempre su rigore. Il primo tempo finisce col risultato di parità. Nella ripresa si vede il solito copione, con la Paganese che col passare dei minuti cede il campo, metro dopo metro, agli avversari, che trovano l’1-2 verso la metà della seconda frazione di gioco. Addirittura il Perugia dilagherà e la gara terminerà col risultato di 1-4. Finisce con la squadra umbra che finalmente riesce ad ottenere la prima vittoria esterna stagionale, mentre è ancora notte fonda per la Paganese, che perde per la quinta volta su sei gare casalinghe e viene “accompagnata” negli spogliatoi dai fischi dei propri tifosi, stanchi ormai di veder soccombere quasi sempre la propria squadra.
Alfonso Ceglia.