L’avvio del campionato di Lega Pro sembrava dovesse essere segnato da uno sciopero, con conseguente slittamento della prima giornata. La protesta era stata indetta dall’Associazione dei Calciatori per abrogare il nuovo regolamento imposto dai vertici della Lega Pro sulla spartizione dei contributi (che le società percepiscono da quest’anno in base all’età media di 24.5 anni che le rose delle squadre non devono superare, penalizzando di fatto chi ha un’età media più alta).
A pochi giorni dall’avvio dei campionati la situazione grottesca è questa: i giocatori minacciano di non giocare; le società, non presentandosi, rischiano di ricevere multe e punti di penalizzazione e, in alternativa, propongono di scendere in campo con la formazione Berretti; molti allenatori si schierano con i giocatori perché vorrebbero poter scegliere fra chi merita di scendere in campo a prescindere se giovani o meno.
Per fortuna, appena qualche giorno prima, si è scongiurato lo slittamento e si è trovato un accordo che accontenta in parte i calciatori e in parte le società di calcio.
Altra piccola novità che riguarda la Lega Pro è l’orario dei primi due turni di campionato: infatti le partite vengono disputate in orario serale, per non affaticare troppo i calciatori con il caldo ancora estivo. Pazienza poi se quei tifosi che seguiranno le loro squadre sobbarcandosi trasferte lunghe, potranno far ritorno nelle proprie città solo a notte fonda.
Vista la breve distanza, decido di assistere a San Marino-Carrarese, se non altro per la mia curiosità di vedere se dalla Toscana si muoverà qualche ragazzo della curva gialloblu. Alla fine sono una dozzina i non tesserati che, fortunatamente, dopo un lungo viaggio sono regolarmente nel settore ospiti. A loro vanno i miei complimenti per la presenza. Al loro fianco, un po’ più defilati e meno chiassosi, presenti anche altri tifosi giunti da Carrara con lo striscione “Gradinata Baffo”, presumo tesserati.
Sul fronte locale, coerentemente con il loro stile, sono presenti i ragazzi del “Nucleo” che, malgrado i numeri scarsi, si impegnano e vanno avanti per la loro strada sostenendo il San Marino. Una pecca che si portano dietro da anni è quella di non riuscire a coinvolgere altri ragazzi disposti a cantare e a sostenere la squadra, almeno per le partite casalinghe, rimanendo perciò sempre gli stessi.
Il primo coro proveniente dal settore ospite è rivolto alla tessera del tifoso, ovviamente in chiave negativa. Successivamente i Carraresi cantano senza sosta per la loro squadra e, seppur aiutati dalla copertura del settore ospiti, fanno un bel tifo, considerando il numero esiguo. I Toscani non si risparmiano e obiettivamente la pezza “lunedì senza voce”, nel loro caso, rispecchia la realtà. Oltre ad un bel tifo alternano qualche battimani e lo sventolio di bandierine colorate con i propri colori sociali.
Anche la squadra della Carrarese in campo impone il suo gioco, tanto che alla fine del primo tempo gli ospiti sono in vantaggio per 2 reti a 0. Nella ripresa la goleada si conclude con il risultato di 5 reti a 0 per la Carrarese.
Gilberto Poggi.