La partita tra Varese e Trapani ha registrato notevoli motivi di interesse, al di fuori del campo di gioco. La partita, infatti, non ha offerto un grande spettacolo, ed è terminata con uno scialbo 0-0 che, probabilmente, soddisfa molto più gli ospiti che gli oltre 3.000 dell’Ossola.
Granata siciliani che, forti dell’entusiasmo per l’esordio in serie B, si presentano in circa 300 unità, tra tifosi arrivati direttamente dall’isola e residenti nelle più disparate regioni del centro-nord. La discrepanza comunque non si vede, visto che il gruppo si compatta molto bene al centro della curva, offre dei bei battimani e sostiene con costanza la propria squadra. Posto lateralmente lo striscione della Curva Nord del Trapani, a rappresentanza dell’intera tifoseria.
La curva di casa, che, come sempre, porta buoni numeri, espone lo striscione “Il nostro minuto di silenzio per le vittime della crisi”. Il contenuto, volutamente polemico del messaggio, è stato anticipato, in settimana, da un comunicato della curva; in risposta al minuto di silenzio voluto dalla Federazione in tutti gli stadi per le vittime in mare della nota vicenda di Lampedusa, i Varesini rispondono che, in un periodo storico-sociale del genere, è più importante ricordare coloro che perdono la vita per colpa della crisi economica e che, solitamente, passano nel quasi totale silenzio dei principali media. Buono il sostegno verso la squadra per l’arco dei 90 minuti.
Fuori dallo stadio da segnalare qualche tafferuglio tra alcuni tifosi delle opposte fazioni.
Testo di Stefano Severi.
Foto di Gilberto Poggi.