Un altro viaggio in Italia, dove stavolta non è l’aereo ma il treno notte a portarmi: da Innsbruck raggiungo Roma Termini alle 9:30 di mattina, dove faccio un po’ il turista prima di ripartire. Stavolta vado a Frosinone. Devo dire sinceramente che è una piazza che non mi ha mai entusiasmato più di tanto, forse per ignoranza, forse per la distanza che mi separa da questa città. Arrivo in treno e becco subito un amico che mi porta un po’ in giro e mi spiega varie cose su città e tifoseria in Ciociaria.
Noto che già in largo anticipo c’è tanta gente in giro, attorno allo stadio: c’è chi beve una birretta, c’è chi discute; una bella atmosfera calcistica che accompagna il pomeriggio sud laziale. Poi arriva il pullman della squadra locale e partono cori e torce: un segnale che nonostante la classifica proibitiva qui non mollano e nemmeno contestano. I frusinati mi son parsi molto consapevoli del fatto che la Serie A sia tanto per loro e la salvezza sarebbe un’impresa straordinaria.
Entro nello stadio tutto esaurito in abbonamento (per fortuna hanno accettato la mia richiesta di accredito) e mi accorgo subito del fatto che dentro c’è tantissima gente, sono occupate anche le scale in tribuna centrale e si sta molto stretti. Le tribune sono veramente a ridosso del campo e ciò favorisce un’atmosfera calda che si manifesta fin dall’inizio.
La Curva Nord esibisce stendardi, bandiere e sciarpe per accompagnare l’ingresso delle due squadre in campo. Bandierine anche per il settore ospiti occupato da 161 Atalantini, con gli Ultras ovviamente assenti per la scelta di non aderire alla tessera.
Siccome non ho mai considerato tanto Frosinone (ripeto, per ignoranza, non per simpatia o antipatia!) sono poi molto sorpreso dal tifo che è veramente ottimo. Bei battimani, voce alta e bandiere sempre in movimento. I tifosi locali così spingono i loro giocatori ad una prestazione maiuscola che alla fine viene premiata con un punto: la partita finisce zero a zero con l’Atalanta che in campo delude veramente. Nonostante non abbia visto nemmeno un gol, lascio lo stadio con un’ottima impressione per prendere l’Intercity alla volta di Roma.
Remo Zollinger.