Partita che vale letteralmente una stagione. Le due formazioni sono in corsa per un posto nei play out ed il calendario ha messo loro davanti, all’ultima giornata, uno scontro che dovrà decretare dei verdetti definitivi. Definitivi si intende sul campo perché i padroni del nostro calcio (se mister Fabio Capello dovesse leggere questo servizio, puntualizzo che non si tratta degli ultras) non fanno altro che togliere punti al Lanciano, poi renderli ed infine toglierli ancora.

Il paradosso è che la Virtus Lanciano non conosce esattamente la propria posizione in classifica, perciò una vittoria sarebbe oro colato ma probabilmente anche un pareggio potrebbe bastare per evitare la retrocessione diretta. Il Livorno non ha scelte, o vince o retrocede.

Detto questo, mi preme sottolineare come l’inadeguatezza di certe regole e l’incompetenza di certi personaggi, ci portino a non conoscere esattamente la classifica del campionato di serie B all’ultima giornata! Poi nei salotti televisivi c’è chi si ostina a dare la colpa agli stadi vetusti, alla violenza dilagante (!?) oppure agli ultras (loro ci combinano sempre!) per giustificare la moria di spettatori al seguito del calcio. Il calcio sta morendo perché chi lo gestisce non ne è all’altezza, o a vederla ancora più cupa, è un colluso con i poteri forti.

Per l’evento dell’anno, il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha praticato prezzi molto popolari, perciò in questo pomeriggio l’Armando Picchi registra un bel tutto esaurito in curva ed in gradinata, mentre in tribuna gli spazi vuoti sono pochissimi. A ben vedere, posso sospettare che sia in curva che in gradinata ci sia più di un portoghese: il pubblico è letteralmente stripato ed il colpo d’occhio è di quelli che fanno piacere.

Anche da Lanciano arriva un buon gruppo di supporter, con gli ultras che appendono al centro settore lo striscione “Lancianesi” contornato da qualche pezza. I presenti  fanno immediatamente gruppo, gli ultras provano a coinvolgere i tifosi e la cosa riesce abbastanza bene, anche se qualche decina di persone preferisce guardarsi l’evento leggermente distaccati dal nucleo centrale.

Curva Nord già carica nel prepartita e qualche coro parte durante il riscaldamento della squadra: si capisce che la gente ha voglia di sostenere comunque un undici che ha condotto un campionato al di sotto delle aspettative.

Al momento dell’ingresso in campo delle squadre, nel settore ospite viene organizzata una sciarpata contornata da qualche bel bandierone, mentre la curva di casa si accende con parecchie torce flash che offrono un bel colpo d’occhio.

I frentani partono bene con il tifo, riescono a restare compatti con gli ultras che coinvolgono il restante settore. Qualche battimano accompagna i cori mentre le bandiere sono sempre al vento e donano un bel tocco di colore. I cori sono tutti rivolti alla squadra, si preferisce canti prolungati e ritmati mentre sono più rari quelli secchi e potenti.

C’è da dire che questa sera la curva di casa fa la parte del leone, i numeri giocano a favore degli amaranto, la curva è piena oltremisura ed il tifo si mantiene su livelli eccellenti. Quando la Nord parte con i battimani, oltre che un bel vedere è anche e soprattutto un bel sentire. C’è euforia ed anche per quanto riguarda i cori, si preferiscono i grandi classici che vengono ripresi da una bella fetta di settore.

A dare manforte ai tifosi di casa, ci pensa la squadra che sul terreno di gioco passa in vantaggio già nella prima frazione, per poi raddoppiare. La curva incita a più non posso la squadra, “Noi vogliamo questa vittoria” è il coro che si fa preferire ma in definitiva, in questa serata, i momenti di silenzio dei padroni di casa sono assai rari. A livello di colore si notano diverse bandiere mentre, durante la partita, viene accesa ancora qualche torcia flash.

Gli ultras frentani accusano il doppio colpo, lo zoccolo duro non molla e continua a sostenere la squadra mentre il restante settore accusa un po’ di scoramento, aspetto questo inevitabile vista la posta in palio.

Sul terreno di gioco la Virtus Lanciano prima accorcia le distanze grazie ad un calcio di rigore pesantemente contestato dai padroni di casa, poi ad una manciata di minuti dal triplice fischio del direttore di gara, perviene al pareggio approfittando di un grossolano errore dell’estremo difensore amaranto Pinsoglio.

Nel settore ospite si torna a far festa mentre la curva di casa inveisce a più non posso contro il proprio portiere, autore di una prestazione disarmante.

Al triplice fischio del direttore di gara, scontata la festa dei giocatori ospiti che vanno a festeggiare sotto i propri tifosi mentre per la squadra e la tifoseria amaranto, inizia una lunga serata di rabbia e delusione. Non mancano episodi di violenza, con la polizia che deve respingere fuori dello stadio un gruppo di ultras piuttosto decisi ad esprimere a loro modo l’ovvia delusione.

A tarda serata il portiere Pinsoglio viene colpito con un pugno, lontano dallo stadio, da un tifoso amaranto. Triste epilogo di una stagione dove resta poco da salvare.

Valerio Poli.