Domenica 27 gennaio, aria di derby in casa Venezia, quello con il Padova, e allora la giornata non può che essere speciale. La partita è di quelle sentite e la rivalità tra le due tifoserie è di quelle tra le più accese, sane e campanilistiche nel panorama veneto.

La nostra giornata inizia presso un bar non lontano dallo stadio dove il gruppo “uno nove otto sette” si ritrova e raduna più di 300 persone per dirigersi tutti insieme all’unisono verso il Pierluigi Penzo.

La strada non è molta ma il corteo è rumoroso e colorato. Non mancano i fumogeni, i bandieroni e qualche petardo. A dare vivacità alla situazione contribuisce anche il passaggio della motonave che si stava dirigendo verso lo stadio, con a bordo il grosso dei tifosi biancoscudati: le due tifoserie ovviamente non si sono fatte troppo pregare e in barba al politicamente corretto, che vorrebbe gli stadi più simili a dei teatri che altro, gli sfottò si sono sprecati sia da una parte che dall’altra.

Il Penzo, nonostante il morale non alle stelle della tifoseria locale per una stagione quanto mai altalenante, si presenta abbastanza gremito: oltre alla curva sud quasi piena, anche nei distinti si possono notare meno vuoti del solito, mentre esaurita in ogni ordine di posti è il settore ospiti destinato ai biancoscudati.

Presenti complessivamente circa 5.270 spettatori di cui 900 circa nel settore destinato ai padovani.

Come di consueto i gruppi principali si compattano dietro lo striscione Ultras Padova accanto al quale sono stati appesi gli stendardi dei gruppi minori, tra i quali “Educazione padovana” e “MUET”

La tifoseria locale, che per l’occasione occupa quasi interamente il settore, si sistema in parte dietro lo striscione “Curva Sud”, mentre il gruppo “uno nove otto sette” si posiziona sulla parte destra del settore.

Da segnalare la presenza dei gemellati pistoiesi e di qualche rappresentante degli ultras del Rapid Vienna, che comunque non appendono pezze.

Durante la partita odierna il gruppo “Curva Sud” espone due striscioni, uno nei confronti del dirigente che alcune giornate fa non ha fatto passare la coreografia copricurva che era stata allestita settimanalmente, e uno di stima nei confronti del direttore sportivo della propria società, Valentino Angeloni.

Il tifo delle rispettive tifoserie è buono da ambedue le parti con i biancoscudati che hanno fatto meglio nel primo tempo mentre nel secondo hanno pagato lo svantaggio della propria squadra, facendosi sentire nuovamente ben oltre il fischio che dava inizio alla seconda frazione di gara.

Il risultato delle squadre in campo premia il Venezia che al 93esimo, dopo il momentaneo pareggio con un eurogol di Trevisan, si porta in vantaggio dal dischetto per il definitivo 2-1 che fa avvicinare gli arancioneroverdi alla zona playoff mentre fa sprofondare ancora di più i biancoscudati nell’oblio dell’ultimo posto in classifica.

La giornata si conclude senza problemi con i tifosi ospiti che si dirigono verso la motonave che li riporterà alla stazione, mentre i veneziani possono festeggiare i propri giocatori per l’insperata vittoria agguantata in extremis.

Testo di Tommaso Giancarli.
Foto di Luca Marchesini.